26.04.2009
Aduc - Osservatorio Firenze. Il Comune se la prende con i ciclisti e incentiva i mezzi a motore. Firenze, 24 aprile 2009. Il Comune di Firenze non finisce mai di stupire quando si tratta di viabilita' e inquinamento. E' stato scientificamente dimostrato che la bicicletta inquina meno dell'automobile e di uno scooter. Per una citta' con annosi problemi di traffico e inquinamento sarebbe consigliabile incentivare l'uso della bicicletta.
Ma come abbiamo piu' volte denunciato, il Comune di Firenze non solo non incentiva, ma neanche rimuove gli ostacoli al suo utilizzo. Le piste ciclabili sono spesso esercizi in colorazione: una pennellata di rosso qui e una la', ed ecco a voi la pista in tempi da record. Poco importa che finisca nel nulla, spesso costringendo i ciclisti a manovre pericolose per poter continuare il proprio percorso. E poco importa che il manto stradale sia sfigurato da voragini multiformi che, se non evitate, assicurano la caduta.
Ora, come se tutto cio' non bastasse, il Comune di Firenze si mette pure a perseguire i ciclisti.
E' quanto ci viene segnalato da alcuni cittadini che abitano in via Pagnini e dintorni, sulle cui biciclette parcheggiate fuori dalle due rastrelliere presenti nella zona e' apparso un bigliettino che recita: "E' pregato di spostare la sua bicicletta, se non la spostera' incorrera' nei procedimenti sanzionatori e alla [sic!] successiva rimozione il giorno 5 maggio 2009". (foto 1 e 2)
Potrebbe apparire uno scherzo, viste le sgrammaticature. Eppure sono stati proprio i vigili urbani ad apporre l'avvertimento. Il Comune avrebbe ogni ragione a rimuovere le biciclette in "divieto di sosta" se non fosse per il fatto che in quel vicinato, a fronte di 53 posti riservati agli scooter e oltre 100 posti alle auto, vi siano due sole rastrelliere per un totale di 15 biciclette (foto 3). Visto che le biciclette parcheggiate fuori dalle rastrelliere sono circa 80 (foto 4-6), e' evidente che per gli abitanti della zona e' impossibile fare altrimenti.
Insomma, il messaggio del Comune di Firenze sembra chiaro: lasciate perdere la bicicletta e compratevi un mezzo a motore.
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