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Gorizia: un anno di amministrazione del centro sinistra
5.09.2003

Circolo Camillo Medeot

GORIZIA: UN ANNO DI AMMINISTRAZIONE DEL CENTRO SINISTRA

Il Circolo "Camillo Medeot", raccogliendo l’invito del coordinamento comunale del partito, inizia un dibattito ed un confronto su un anno di amministrazione di centro sinistra a Gorizia. Un anno è certamente poco per dare un giudizio esauriente sull’operato di un’amministrazione, pur tenendo conto del fatto che nel cambio di maggioranza alla guida del Comune è insita la difficoltà a conoscere e fare propri i meccanismi della macchina amministrativa già gestita per otto anni dal centro destra.
Pur tuttavia gli amici del Circolo Medeot, riuniti per affrontare la verifica, hanno cercato di vivere tale momento non come “addetti ai lavori”, ma come semplici cittadini che hanno messo molte delle loro speranze di cambiamento nella nuova amministrazione e con spirito costruttivo e positivo. I punti salienti su cui si è trovata una profonda convergenza di analisi e di indirizzo politico amministrativo sono essenzialmente: rapporti esterni, rapporti politici, ordinaria amministrazione, grande progettualità.

1. Rapporti esterni

Va notevolmente migliorato un canale efficace e costante di comunicazione ai cittadini di quanto avviene all’interno dell’amministrazione. Le brevi e spesso poco felici cronache dei Consigli Comunali sulla stampa locale non esauriscono certamente la necessità di comunicare all’esterno quanto avviene in giunta, nelle commissioni, e negli altri luoghi e momenti decisionali.
La comunicazione con i cittadini, per mettere in luce le tante positività che certamente in quest’anno si sono realizzate, va garantita attraverso la regolarità e l’assiduità della pubblicazione da distribuire a tutte le famiglie, la cura del sito internet del Comune (che va valorizzato) e l’affissione di cartelli, manifesti e pubblicità che informino la città e la provincia delle tante attività di vario genere che vengono fatte a Gorizia. È ancora più significativo, nell'ambito della riqualificazione turistica e commerciale del nostro capoluogo, che non ci siano forme di divulgazione (permanenti o temporanee) che facciano conoscere Gorizia e le sue iniziative (pubbliche o private) nei luoghi di vacanza della provincia e della Regione.
Allo stesso modo va promossa una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica cittadina sui grandi progetti, assi portanti della politica e del rinnovamento del centro sinistra, soprattutto quelli legati alla collaborazione transfrontaliera.

2. Rapporti politici

Pochi i momenti di confronto del sindaco e della giunta con le forze politiche della coalizione di centro sinistra. Pur consapevoli del volume di lavoro ed impegni, se tali momenti - elemento caratterizzante dell'amministrare quotidiano - non si intensificheranno nel breve periodo, i rapporti politici sono destinati a deteriorarsi rapidamente. Ci sono molti segnali che inducono a ritenerlo. La difficoltà di gestire i rapporti con l’Unione Slovena, in un quadro di corresponsabilità politica ed amministrativa porterà inevitabilmente alla distinzione e ad acuirsi il divario tra la Margherita e quella formazione politica. Se l’Unione Slovena non abbandonerà un’attività meramente rivendicativa (e così viene colto da chi non è dentro al palazzo), sarà difficile perseverare in quell’unità d’intenti e di progetti che sono stati alla base dell’accordo per le elezioni comunali dello scorso anni.
Anche i rapporti con i DS e con RC, visti i comunicati stampa recenti e i distinguo su aspetti vitali dell’amministrazione, non sono felici. Tale situazione porterà le forze politiche a perdere la carica propulsiva che ha contraddistinta la loro azione in campagna elettorale e l’amministrazione finirà per essere polarizzata solamente sull'ordinario e quotidiano. In questo contesto va perciò rafforzata la collaborazione fra la giunta e il consiglio comunale, mediante un effettivo e continuativo rapporto di interscambio dialettico e progettuale, nonché informativo, volto alla consapevolezza delle decisioni da assumere e al riconoscimento del ruolo dei consiglieri, riferimento diretto dei cittadini e dei loro desideri di cambiamento.

3. Ordinaria amministrazione

Molti sono i punti che toccano da vicino il vivere della gente, la qualità della vita e sui quali manca ancora una risposta esauriente da parte dell’amministrazione comunale. Essi vanno dalla polizia municipale (poco o nulla presente sul territorio, tanto che le infrazioni stradali sono abituali tra i goriziani) alla riforma delle Circoscrizioni (non più rinviabile dato l’impatto che essa avrà sull’opinione pubblica). A ciò si aggiunge la necessità di dare un’accelerazione alle opere di miglioramento e manutenzione di verde pubblico, strade e marciapiedi. È ancora necessario intraprendere celermente un'opera che porti al recupero e valorizzazione del Borgo Castello, anche attraverso una nuova pianificazione della viabilità, magari con l’intervento di privati qualificati e l'apporto costruttivo dei residenti, affinché il Castello stesso ridiventi il vero centro culturale, museale e celebrativo di Gorizia e dell’Isontino.
La cittadinanza va aiutata a cogliere i cambiamenti in atto nella città attraverso un’attenzione particolare agli universitari e alle strutture universitarie, all’immigrazione, alla cultura (manca una politica culturale e uomini adatti a sostenerla), alle strutture di proprietà del Comune.

4. Grande progettualità

Sappiamo che l’amministrazione comunale è impegnata nella realizzazione dei progetti legati all’ingresso della Slovenia nell’UE e a tutti i rapporti transfrontalieri. Tuttavia poco viene colto all’esterno. Sul problema ospedale, sono mesi che non si sa più nulla. Né a quali realizzazioni s’intende dare priorità. Chiaramente l’ambito dei rapporti con la vicina Slovenia è quello dei rapporti tra nazioni e quindi viene ad essere coinvolto il Governo Nazionale. Tuttavia sarebbe auspicabile una maggiore capacità di proposta e di iniziativa coinvolgendo sia l’Ente Provincia sia la Regione, che oggi può davvero diventare un attento ascoltatore e veicolo per la progettualità goriziana. Vanno magari coinvolti enti ed organismi privati i quali riescono meglio ad operare autonomamente anche in campo internazionale (fattivo coinvolgimento dell’IRIS nella progettualità transfrontaliera, ad esempio). In sintesi l’Amministrazione comunale è chiamata a creare ed offrire opportunità, in un contesto di allargamento dell'Unione Europea che sancirà un nuovo decollo oppure il declino delle aspettative di questa comunità cittadina.
Se davvero Gorizia ambisce a riprendersi il ruolo di capoluogo provinciale e di esercitare un ruolo vitale nella Regione, l’Amministrazione Comunale non può attardarsi alle tante lentezze e disorganicità della macchina comunale. Anche se questa va messa nelle condizioni di operare con efficienza ed efficacia, l’Amministrazione Comunale deve avviare tutti quei rapporti istituzionali necessari a fare di Gorizia un vero capoluogo. I rapporti con la Regione non possono essere di tipo rivendicativo ma piuttosto quello della ricerca di identità di vedute e di comune sentire sui piccoli e grandi progetti. Solo nella ricerca di diffuse solidarietà istituzionali i progetti potranno essere realizzati. E in questo il rapporto con la Provincia e i comuni dell’Isontino e gli enti pubblici provinciali è essenziale. Gorizia deve poter essere protagonista nella gestione e guida dei cambiamenti in atto.
Non va tralasciato il rapporto con le categorie sociali ed imprenditoriali e con il variegato mondo dell’associazionismo, anche al fine del consolidamento e dell’aumento del consenso ricevuto lo scorso anno, nella reciproca autonomia e competenza.
Ed infine va accentuato il rapporto con l’Unione Europea. Se la disponibilità del Presidente Prodi è una premessa importante, ad essa vanno fatti seguire idee e progetti. Di molte idee e progetti innovativi l’Italia è piena, bisogna saperli trovare e adattare alla nostra esperienza, tradizione e situazione. In poche parole, aspettiamo da questa amministrazione, alla quale assicuriamo il nostro pieno appoggio e lealtà, un salto di qualità. Nella relazione con i cittadini, nella capacità di progettare e realizzare e nel modo di operare.

(Chiunque voglia leggerlo può trovarne copia sul sito www.circolomedeot.it).

Gorizia, agosto 2003

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