"MAMMA PARLIAMO DI DOPING": IL 26 MAGGIO, A ROMA, SI CHIUDE LA CAMPAGNA UISP. PROTAGONISTI GLI STUDENTI DI 32 CITTA’ ITALIANE Con la riapertura delle scuole nel settembre scorso ha preso il via anche "Mamma parliamo di doping", la nuova campagna di informazione e sensibilizzazione dell'Uisp sui temi del doping e dell'inquinamento farmacologico, questione su cui l’Uisp è impegnata dal 1998.
Quest'anno la campagna Uisp si è rivolta ai ragazzi delle scuole medie inferiori di 32 città italiane ed ha in se un elemento nuovo: accanto a migliaia di studenti ha coinvolto anche le loro famiglie. Una campagna unica nel suo genere, perché capovolge quanto fatto finora: non più gli adulti, genitori, tecnici, allenatori, medici, che spiegano ai figli il problema del doping nello sport, ma il contrario.
Un'esperienza progettuale che mette al centro i ragazzi e cerca di favorire la conoscenza della "piaga doping", stimolando il dialogo tra ragazzi ed adulti. Sono stati, infatti, i ragazzi protagonisti indiscussi del progetto che, con il supporto degli insegnanti e degli operatori Uisp, hanno realizzato azioni di informazione dirette ai propri genitori (anche attraverso interviste), e sono stati sempre loro a scegliere le modalità comunicative più congeniali: spot pubblicitario, giornalino, video, manifesto, vignetta o spettacolo teatrale. Tutti i lavori hanno trovato il canale di comunicazione sul sito internet www.mammaparliamodidoping.it che ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo dell’intera campagna. Un vero serbatoio di idee contro il doping con un’area completamente gestita e personalizzata dai ragazzi. Uno strumento di interazione tra i protagonisti che hanno potuto creare il proprio avatar (ovvero il proprio profilo virtuale) , caricare le proprie f oto, i propri lavori, confrontarsi e scambiarsi consigli ed esperienze sulla campagna.
L'obiettivo della campagna è stato quello di contrastare il doping e l’abuso farmacologico, oltre che i messaggi errati e devianti che ci vengono dal mondo dello sport: vincere a tutti i costi, accanimento per il risultato, mancanza di rispetto verso se stessi e verso gli avversari. "Mamma parliamo di doping" ha orientato, concretamente, i giovani e le loro famiglie verso un concetto di sport pulito e responsabile.
Il 26 maggio, la campagna dell’Uisp celebrerà il suo atto finale a Roma. All’Auditorium del Massimo dell’Eur (via Massimiliano Massimo, 1) oltre 500 studenti provenienti da tutta Italia, saranno protagonisti della convention finale che, oltre al convegno previsto la mattina, vedrà l’esposizione di tutti gli elaborati prodotti in questi mesi.
Sarà, dunque, una vera e propria "Fiera delle idee": uno spazio espositivo nella Sala Rossa dell’Auditorium, dove saranno presentati i lavori (video, giornali, manifesti, striscioni, canzoni, spot) realizzati durante l’anno e dove gli studenti incontreranno rappresentanti istituzionali, dello sport e dei media, per raccontare come loro vedono, interpretano, vivono il fenomeno del doping nello sport.
Durante il convegno, previsto dalle 10.30 alle 12.30, saranno presentati i risultati della campagna ricavati anche dai questionari sottoposti ai ragazzi e dalle interviste ai genitori; parteciperanno tra gli altri Sandro Donati della CVD, Giuseppe Capua, presidente della Commissione antidoping della FIGC, Gianni Mura, inviato di Repubblica.
La campagna è finanziata dalla "Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e la tutela delle attività sportive", realizzata in collaborazione con l'Iss - Istituto superiore di sanità ed ha visto la partecipazione della SIP – Società italiana di pediatria.
Informazioni sul progetto: Ufficio Progetti Uisp. Tel 06 43984350 – 06 43984345 – 06 43984341 progetti@uisp.it