16.05.2009
Veleni industriali, rigassificatore, centrale nucleare: s'impone la trasparenza politica. Doni di luci artistiche, contributi per restauri della cattedrale, sponsorizzazioni sportive e di eventi da parte dell'Enel non ci hanno mai convinto e ci hanno indotto ad evocare il verso virgiliano "Timeo danaos et dona ferentes" (temo i greci anche quando portano doni). Ed abbiamo avuto anche occasione di affermare che la nostra comunità non avrebbe dovuto accettare la "generosità " dell'ENEL trattandosi di vere e proprie campagne promozionali da parte di una società con la quale era e continua ad essere aperto un forte contenzioso sulla quantità di carbone bruciato nella centrale e sui connessi inquinamenti.
Le notizie di questi giorni sugli arresti di dirigenti della locale centrale ENEL ci confermano in tale atteggiamento per l'allarme sociale che l'iniziativa giudiziaria della procura di Reggio Calabria provoca, fermo restando il principio che le responsabilità penali personali possono considerarsi accertate solo a seguito di sentenza passata in giudicato. Le inchieste penali in corso sia per la questione del rigassificatore e sia per i "veleni" che provenienti dalla centrale di Cerano venivano scaricati in Calabria devono collocare al centro della campagna elettorale la questione dei rapporti tra il nostro territorio e le aziende che con esso hanno rapporti. Una questione che ci induce a chiedere ai candidati e alle forze politiche estrema chiarezza. I cittadini devono sapere chi è nettamente contrario alla realizzazione del progettato rigassificatore nel porto e chi è favorevole o anche solo possibilista. Così come devono sapere chi pretenderà una drastica riduzione del carbone bruciato nelle centrali elettriche e chi su questo tema ha idee diverse. E devono sapere anche quali forze politiche locali sono contrarie o favorevoli al progetto del Governo di realizzare, come annuncia alcuni organi di stampa, di realizzare una centrale nucleare a Ostuni, l'ennesimo "dono" a questa disastrata provincia. Con la precisazione che il silenzio o la genericità delle formule usate su questi scottanti temi non è un servizio reso alla trasparenza del dialogo fra cittadini da una parte e candidati e forze politiche dall'altra. C'è poi anche il problema della sicurezza sui posti di lavoro che ha fatto registrare ieri l'ennesimo grave infortunio.
Michele Di Schiena, Enrico Favuzzi, Doretto Marinazzo, Fabio Protopapa, Giorgio Sciarra
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