PIANO CASA IN LOMBARDIA, POLEMICA DI CRISEO Il responsabile per la Lombardia dell'Italia dei Diritti: "Meno demagogia e maggiori misure per i senza casa" LOMBARDIA, 4 giugno 2009 - E'polemica sul piano casa sul rilancio dell'edilizia varato dalla giunta regionale lombarda e proposto dal presidente della regione Roberto Formigoni e dall'assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni. Il piano, che prevede la possibilità di ampliare fino a un 20% gli edifici mono-bifamiliari e ristrutturare con aumento volumetrico del 30%, ha destato non poche preoccupazioni tra gli ambientalisti e ha suscitato diverse reazioni politiche.
Questo provvedimento, infatti, sembra preoccuparsi di coloro che hanno già un'abitazione e hanno la volontà di ampliarla senza invece tenere conto di quei cittadini che una casa non possono permettersela o che a fine mese fanno fatica a pagare l'affitto.
"Il piano casa promosso dalla giunta Formigoni non fornisce risposte per i cittadini meno abbienti che non hanno casa - commenta Giuseppe Criseo, responsabile per la Lombardia dell'Italia dei Diritti - e rischia di cadere nella demagogia".
In questo momento di crisi in Italia sarebbero necessarie un altro tipo di riforme, non un ennesimo specchietto per le allodole che non risolve i problemi concreti ma anzi ne crea di nuovi.
"Si devono tutelare reddito e pensioni - conclude Criseo - in quanto la gente non riesce ad arrivare a fine mese. Nuovi provvedimenti dovrebbero riguardare il taglio delle spese superflue e altre emergenze senza sprecare denaro pubblico in operazioni che non portano concreti benefici ai cittadini".
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