6.06.2009
Bus dimezzati a Napoli per le elezioni. Il Paese di Arlecchino. Cosa fa il Governo? Firenze, 6 giugno. La notizia e' di quelle incredibili, piu' da scherzo di primo aprile che vera: a Napoli, 600 dei 1800 autisti degli autobus pubblici fanno gli scrutatori per le elezioni, percio' il servizio pubblico ne risente in modo pesante (1). Povera Napoli, dopo la spazzatura che va e che viene e che torna, ora anche la possibilita' di divenire emblema carnacialesco del nostro Belpase... come non pensare che queste cose avvengono proprio perche' siamo il Paese di Arlecchino? Dopo i "nani e le ballerine" ad argomento principale della campagna elettorale, non credevamo si potesse arrivare a tanto. Come questo sia potuto accadere, lo apprenderemo forse dall'amministrazione della citta', ma il fatto in se' resta, con tutta la sua gravita'. Ci aspettiamo che il Governo intervenga, magari coi militari del ministro La Russa che guidano gli autobus al posto degli autisti veri o che fanno gli scrutatori nei seggi dopo aver precettato gli autisti. In entrambi i casi si tratterebbe di una democrazia e di un servizio pubblico e di sicurezza che farebbe acqua da tutte le parti... tanto varrebbe che le elezioni fossero affidate in toto alla gestione militare: alla sicurezza come ora, e poi a fare gli scrutatori e magari gli ufficiali a presiedere i seggi.., non sarebbe la prima volta che in un Paese occidentale la democrazia sia garantita dai militari che, quando qualcosa non funziona, si sostituiscono alle funzioni civili... e il passo per rimediare ai parlamentari troppi e scansafatiche e' breve...
(1) http://www.aduc.it/dyn/ucquot/noti.php?id=262112
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