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L’acqua non e' un diritto!
9.07.2009

L’acqua non e' un diritto! L’acqua rientra tra le tematiche piu sensibili e preoccupanti di questo millennio, tanto che il Vertice del G8 la inserisce tra le priorita in agenda: a L’Aquila i leader del Mondo discuteranno anche di gestione delle risorse idriche, investimenti nel settore e piani regolatori internazionali per gli interventi sull’acqua. Un tema di vitale importanza, che dovrebbe essere un diritto inalienabile di tutti e che tuttavia al V° Forum mondiale dell’Acqua, svoltosi a Istanbul dal 16 al 22 marzo 2009, e stato definito semplicemente un "bisogno fondamentale". Un bisogno effettivamente sentito da 3,4 milioni di persone che secondo le Nazioni Unite muoiono ogni anno per mancanza di acqua potabile.

L’interrelazione tra acqua e poverta, se sfugge ai documenti internazionali, e invece ben presente nella coscienza dei governi locali che si trovano ad affrontare penurie di risorse e inadeguati sistemi di distribuzione, che associati a disinformazione su temi quali igiene e sanita provocano disastri sociali e umanitari. Ma l’acqua, privata ufficialmente dello status di diritto, oggi e molto piu di un bisogno: per chi nasce a Lugela, in Mozambico, l’acqua e infatti miseria e privazione, un’esigenza spesso insopperibile.

Il Governo del Mozambico, che gestisce una terra in cui alluvioni e siccita si alternano nello stesso periodo quasi ogni anno, ha stabilito una programmazione di interventi per i prossimi anni per l’implementazione di sistemi di distribuzione di acqua sicura in tutto il Paese, e in particolare in Zambesia, dove l’accesso all’acqua potabile raggiunge livelli minimi. In questa provincia del nord, infatti, il 72% dei centri rurali non e servito da un sistema d’approvvigionamento idrico: sorgenti naturali, fiumi e pochi pozzi scavati a mano rimangono l’unica fonte di acqua a disposizione degli abitanti. Nei centri rurali, come quello di Lugela, la situazione e ulteriormente aggravata dalla forte espansione demografica degli ultimi anni, conseguenza dell’arrivo di molte persone sfollate durante la guerra.

Il COSV (Comitato di Coordinamento delle Organizzazioni per il Servizio Volontario), da circa 30 anni presente in Mozambico, ha collaborato con le autorita di Lugela per analizzare a fondo le esigenze e intervenire nella riabilitazione di una rete idrica efficiente. "Nel distretto di Lugela, nonostante esistessero un acquedotto e una minima distribuzione idrica, la maggioranza della popolazione non aveva accesso all’acqua potabile. Le cause, a parte l’usura del tempo, si trovano nelle continue piogge intense che generano piene anomale e che danneggiano le infrastrutture" - afferma Flavia Milano, coordinatrice del COSV - "Potenziando il sistema di captazione e associandolo ad una capillare rete di distribuzione tramite fontanelle abbiamo contribuito al superamento sia del problema delle inondazioni che dell’accesso all’acqua, ora indiscriminato per tutti".

Un successo apprezzato dalle autorita distrettuali e provinciali che ne vorrebbero fare un esempio pilota per la regione, soprattutto per il fatto che "nel suo insieme - sostiene Giorgio Cancelliere, docente universitario in Uso del territorio e risorse idriche in Paesi in via di sviluppo e consulente del Ministero degli Affari Esteri per i progetti idrici - "il progetto del COSV ha rappresentato un importante intervento per migliorare le condizioni di vita degli abitanti e per rafforzare i sistemi di controllo della rete idrometrica provinciale".

Il beneficio diretto avuto dalla popolazione e stato rilevato in termini di una migliore condizione igienico sanitaria ed un incremento del tempo disponibile per le attivita produttive ed educative, tempo recuperato infatti dalle lunghe ore passate a raccogliere acqua dai torrenti circostanti o da pozzi lontani. Esattamente come previsto dall’OMS, che arriva addirittura a stimare il ritorno dato dagli investimenti in acqua: per ogni dollaro speso il tornaconto economico sarebbe compreso tra 7 e 12 dollari.

Allungando lo sguardo ai prossimi 20 anni le esigenze della provincia di Zambesia, come quelle del miliardo e mezzo di persone senza accesso all’acqua potabile, rimarranno fortemente legate alla questione idrica: l’espansione demografica nei paesi in via di sviluppo sta seguendo una significativa tendenza all’aumento, che incidera sulle necessita primarie della popolazione e dunque sulla richiesta di ulteriori azioni in ambito idrico. Converra investire?

Maputo, 8 luglio 2009

Per informazioni: Federica Besana – 02 2822852 – cosv@enter.it

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