27.08.2009
PROGETTO ULTRA': "LA TESSERA DEL TIFOSO E' DANNOSA E PUNITIVA NEI CONFRONTI DI TUTTI". LA VIOLENZA? LA SPOSTA, NON LA COMBATTE Roma, 27 agosto. Contro la criminalizzazione del tifo calcistico scende in campo anche il Progetto Ultrà : la Tessera del tifoso, provvedimento predisposto dal Viminale a partire dal prossimo 1 gennaio, è l'ulteriore conferma che si vuole allontanare la gente dallo stadio. "E non ci si venga a dire che così si combatte la violenza: la violenza, semmai, viene spostata. Questa normativa è dannosa e punitiva perché presuppone che tutti i tifosi siano potenziali criminali e pertanto vengano schedati - afferma Carlo Balestri, responsabile di Progetto Ultrà - non è possibile che un cittadino per esercitare un proprio diritto debba esibire una sorta di certificato di buona condotta. La Tessera del tifoso è soltanto un esempio di ulteriore burocratizzazione che complica l'accesso agli impianti della tifoseria sana - quella che per esempio oggi ha difficoltà a portare la propria famiglia allo stadio - favorisce il bagarinaggio e le entrate clandestine. I modi per combattere la violenza sono altri".
"Ci sembra invece - continua Balestri - che, ancora una volta, ci siano vantaggi soltanto per i grandi club, gli stessi che si mostrano indifferenti perfino al divieto delle trasferte: più tifosi restano a casa e maggiori saranno gli abbonamenti alle pay-tv per seguire la propria squadra in trasferta. Dietro a questo tipo di 'fidelizzazione all'italiana' si cela solo un interesse di puro business".
"Occorrono proposte concrete - conclude Balestri - e stadi più funzionali ed accoglienti, dignitosi e senza barriere per scoraggiare il fenomeno della violenza che ha origini lontane dagli spalti".
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