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11 settebre 2001-11 settembre 2003 Lavoriamo per la pace.
9.09.2003

A due anni dall'11 settembre 2001 riportiamo l'agenzia di stampa  che la CNN Italia ha diffuso in quelle drammatiche ore . E' ancora di drammatica attualità. Il ricordo va alle vittime innocenti di quell'attacco terroristico forsennato che ha cambiato il mondo. Dopo quell'attentato sono stati aperti due fronti di guerra: uno in Afganistan e l'altro in Iraq. Fortissime tensioni sono ancora aperte in medio oriente..la pace è ancora lontana. Grandi sono state in questi anni le manifestazioni per la pace. L'impegno del Papa è ineguagliabile. A distanza di due anni il terrorismo non è stato sconfitto. C'è da chiedersi se la strategia utilizzata dagli Usa nella lotta al terrorimo sia la migliore..Noi riteniamo, modestamente, di no. Il nostro impegno di lotta al terrorismo è forte e non è disgiunto dalle iniziative per la pace. Anzi siamo convinti che sia la pace il miglior antidoto al terrorismo. Lavoriamo dunque per la pace.

La redazione di welfareitalia.

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LA CRONACA (CNN) -- Ondata di attentati contro alcuni degli edifici simbolo degli Stati Uniti: due aerei si sono schiantati contro le torri gemelle a New York, distruggendole. Un terzo ha colpito il Pentagono in Virginia. E almeno un altro aereo di linea è precipitato alle porte di Pittsburgh, in Pennsylvania.

Il governo degli Stati Uniti non ha più dubbi: si è trattata di una catena di attentati senza precedenti. Il presidente Bush, che aveva interrotto una visita in Florida, è decollato immediatamente a bordo dell Air Force One ma non è rientrato a Washington. L'aereo presidenziale è stato fatto atterrare in Louisiana, e successivamente in nebraska. Bush ha fatto ritorno a Washington solo in serata.

Bush: "Migliaia di vittime"

Al momento non si ha alcuna idea precisa di quanti possano essere i morti. Ma il sindaco di New York, Rudolph Giuliani, ha detto: "Ho la sensazione che ci sia un numero orrendo di vittime".

Nessuno, tuttavia, osa fare cifre. Non Giuliani, non i politici nazionali, non gli organi di informazione. Soltanto George Bush, in un discorso televisivo alla nazione, ha parlato di "migliaia di vite perdute".

Non è possibile, infatti, sapere quante persone fossero presenti nelle due torri al momento degli attentati, e quante di queste siano riuscite a mettersi in salvo. Di norma, negli uffici delle due torri lavorano circa 50.000 persone.

Quel che è certo è che al momento dei crolli centinaia di poliziotti e vigili del fuoco erano all'interno degli edifici nel tentativo di soccorrere i feriti. Una prima stima parla di 200 vigili del fuoco (tra cui il capo dei pompieri di New York e il suo vice) e 78 poliziotti morti.

L'attacco terroristico contro il Pentagono avrebbe poi causato secondo quanto riferito da fonti riservate alla CNN, 800 morti. Finora il ministero della Difesa Usa ha comunicato ufficialmente la morte di 100 persone.

Aerei spariti o precipitati

Il numero di aerei precipitati o di cui si sono perse le tracce, al momento è quattro. Due sono dell'American Airlines: entrambi sarebbero stati dirottati e diretti contro i bersagli delle stragi, il primo contro una delle due torri del World trade center, e il secondo contro l'ala Ovest del Pentagono, a Langley. Gli altri due sono della United Airlines: uno si è sicuramente schiantato alle porte di Pittsburgh, in Pennsylvania, mentre l'altro si ritiene sia quello che ha centrato la seconda torre di New York.

Gli aerei precipitati sono: un volo dell'American da Boston a Washington (con 92 persone a bordo, tra passeggeri e membri dell'equipaggio). Un altro dell'American da Washington a Los Angeles (con 64 persone a bordo). Uno della United da Newark a San Francisco (con 45 persone a bordo). E uno da Boston a Los Angeles, sempre della United (con 65 persone a bordo).

"Ci stanno dirottando"

Un particolare agghiacciante riguarda il volo schiantatosi contro il Pentagono: poco prima dell'impatto, la passeggera Barbara Olson - moglie di Ted, uno degli avvocati di Bush - ha chiamato il marito dal suo telefonino: "Ci stanno dirottando", ha detto. La donna ha raccontato al marito che piloti e membri dell'equipaggio erano stati confinati nel retro dell'aereo, e che i dirottatori erano armati di coltelli e tagliacarte. Poi la telefonata è stata interrotta bruscamente.

Barbara Olson - che era apparsa frequentemente sugli schermi della CNN nelle ultime settimane come commentatrice - è morta nello schianto dell'aereo. In teoria, avrebbe dovuto prendere il volo 24 ore prima, ma l'aveva rinviato per poter passare le prime ore del mattino in compagnia del marito, che martedì ha compiuto gli anni.

Sullo stesso volo, un altro passeggero si è chiuso in bagno e ha chiamato il 911, il numero d'emergenza. Ma anche la sua chiamata si è rivelata inutile.

L'attacco alle torri

Due aerei sono andati a sbattere contro i piani alti delle due Torri gemelle del World Trade Center di New York. I due grattacieli, ciascuno di 110 piani, sono andati in fiamme. Attorno alle 10 una terza esplosione ha colpito la torre Sud del World trade center. La torre è crollata su se stessa. Alle 10,30, si è sbriciolata anche la torre Nord.

L'episodio è avvenuto in quattro riprese - il primo aereo è andato a sbattere contro una delle due torri alle 8,48 ora locale, il secondo contro l'altra torre 18 minuti dopo, in diretta televisiva - poco prima delle nove del mattino locali (le 15 in Italia). Le immagini mostrano chiaramente il secondo aereo volare attorno al primo edificio in fiamme e centrare il secondo. Alle 10, la terza esplosione, di cui non sono ancora note le cause, e il crollo della torre Sud. Alle 10,30, infine, si è disintegrata anche la torre Nord.

Attorno alle 17,30 ora locale, ore dopo la strage, è crollato anche l'edificio numero 7 del complesso del World Trade Center. Si tratta di un palazzo più piccolo, di 47 piani, che aveva preso fuoco fin dalla mattinata ed era stato evacuato. A un certo punto, la struttura ha ceduto di schianto.

Il World Trade Center era già stato oggetto di un grave attentato di estremisti islamici nel febbraio del 1993. Una bomba fece 6 morti e un migliaio di feriti.

Il Pentagono in fiamme

Intorno alle 9,30, un nuovo episodio inquietante: il quartier generale del Pentagono a Langley, in Virginia, poco distante dalla capitale Washington Dc, è andato in fiamme. Sembra che questo edificio, che alle 10,38 ha avuto i primi crolli, sia stato colpito da un Boeing 757 dell'American Airlines.

Massima allerta delle forze armate

In seguito agli attentati, le intere forze armate degli Stati Uniti sono state messe in allerta. A New York e a Washington è stata allertata la guardia nazionale, in tutte le basi aeree i caccia sono in stato di massima allerta per intercettare eventuali aerei commerciali che dovessero uscire dalla rotta assegnata. E cinque navi da guerra sono state fatte salpare dalla base navale di Norfolk, in Virginia, per essere dispiegate lungo la costa orientale degli Stati Uniti.

Evacuazioni a catena

Il Pentagono è stato immediatamente evacuato. Per motivi precauzionali sono state evacuate a Washington anche la Casa bianca, il dipartimento del Tesoro e il dipartimento di Stato. La sede del Parlamento, Capitol Hill, è anch'essa stata evacuata. A New York è stata chiusa la borsa di Wall Street, e sono state evacuate le Nazioni Unite. In Florida la Disney ha chiuso Disneyworld, mentre la Nasa ha evacuato il centro spaziale di Cape Canaveral.

L'attività in tutti gli aeroporti del Paese è stata bloccata. Gli aerei in arrivo verso gli Stati Uniti sono stati tutti dirottati verso il Canada.

Il confine tra Stati Uniti e Messico è stato chiuso.

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