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Immigrati.Aiutarli a casa loro?
26.09.2009

MMIGRATI. «AIUTARLI A CASA LORO»? L’ANALISI di INTERSOS - Settembre 2009 I piu poveri non "possono permettersi" di emigrare. E’ quanto rileva INTERSOS in un documento di analisi e proposta, diffuso oggi, nel quale si rileva che meno del 2 per cento dei migranti arrivati in Italia provengono dai paesi caratterizzati da condizioni di grave e diffusa poverta, vale a dire con un reddito annuo pro capite al di sotto di 1.500 dollari.

L'analisi di INTERSOS (http://www.intersos.org/MigrazCooperaz.pdf ) si fonda su dati verificabili e mira a valutare se sia possibile armonizzare le politiche di immigrazione e di cooperazione allo sviluppo per contenere i flussi migratori, le implicazioni e il tipo di impegno richiesto. A quali condizioni, cioe, possono essere valide le affermazioni "aiutiamoli direttamente a casa loro" e "apriamo i nostri cuori dato che non possiamo aprire le nostre case".

Paradossalmente, la politica degli aiuti finalizzata a far uscire dalla poverta i paesi piu bisognosi potrebbe favorire nel breve periodo un incremento e non una diminuzione dei flussi.

Cio che scaturisce dall'analisi e che i paesi a maggiore emigrazione sono quelli con un reddito pro capite pari a circa 5.225 dollari annui, quindi nella fascia media della poverta mondiale. Salvo casi di persecuzioni o guerre, emigra chi puo permetterselo sia in termini economici sia di conoscenza, istruzione, salute, capacita di iniziativa, intraprendenza. I paesi di origine delle comunita piu numerose in Italia sono infatti Romania, Albania, Marocco, Cina, Ucraina, Filippine, Tunisia.

Esiste indubbiamente una correlazione tra migrazioni e aiuti allo sviluppo, ma deve essere valutata con serieta, come si evince dalla lettura del rapporto. L’analisi evidenzia che la riduzione dei flussi verso l’Italia dipende, nel breve periodo, soltanto in misura estremamente limitata dall'incremento degli aiuti e della cooperazione. L’emigrazione si ridurra soltanto quando "a casa loro" si sara creato un livello di vita -economico, sociale e culturale- che soddisfi adeguatamente i bisogni e le aspirazioni personali e familiari. Pur con i limiti della semplificazione, si puo affermare che soltanto quando il lavoro sara retribuito adeguatamente (almeno quanto l’immigrato potrebbe capitalizzare nel paese di accoglienza) e quando potra essere garantito un futuro decoroso ai figli la spinta all’emigrazione si affievolira e iniziera al contempo quella inversa, del ritorno a casa. Quando cioe anche il livello medio di poverta, che spinge ancora ad emigrare, riuscira ad scendere con ulteriormente. E non bastera che il reddito pro capite medio cresca, ma sara necessario che tale aumento sia diffuso e generalizzato e non permetta il perdurare di significative sacche di miseria nel Paese.

Il problema ha due risvolti: da un lato, gli aiuti non produrranno alcun effetto positivo se continueranno ad essere ‘elemosine’ -pur significative- come sono in realta gli attuali stanziamenti italiani per la cooperazione allo sviluppo (0,09% del Pil, il minimo storico in trent’anni di cooperazione) o se basati sulla pur valida attivazione della "detax" finalizzata a limitate azioni di solidarieta; dall’altro, occorre una visione politica e strategica lungimirante e di lunga durata, un coordinamento a livello europeo e internazionale, programmi di aiuto e coerenti politiche economiche e commerciali di sostegno per creare realmente crescita e sviluppo nelle aree piu povere.

Quanto scaturisce dall'analisi e che la via maestra - l’unica vera ed efficace- e quella di mettere la cooperazione allo sviluppo al centro delle politiche internazionali e dei rapporti tra Paesi ricchi e Paesi poveri, dandole dignita con risorse e strutture operative adeguate, assicurando una severa coerenza alle scelte politiche, sostenendola con una volonta e una visione politica di grande respiro. Una svolta politica a 180 gradi, ma necessaria.

Le conclusioni del rapporto indicano 10 condizioni per un’efficace cooperazione con i paesi in via di sviluppo, anche in relazione ai flussi migratori (http://www.intersos.org/MigrazCooperaz.pdf ).

L’analisi e le proposte di INTERSOS si inseriscono nell’ambito degli approfondimenti tematici di "LINK 2007-Cooperazione in Rete".

Per informazioni:

comunicazione@intersos.org

06 85374332

Via Nizza 154, Roma

www.intersos.org

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