Welfare Italia :: Giovani :: Sempre più diffusa in Italia Invia ad un amico Statistiche FAQ
4 Maggio 2024 Sab                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







Sempre più diffusa in Italia
1.11.2009

Sempre più diffusa in Italia "la notte del diavolo". La festa di Halloween antica di 4 mila anni  È passato appena qualche anno dall’introduzione della festa di Halloween e già si è bene ambientata nella nostra cultura, grazie anche alle varie promozioni commerciali che l’hanno accompagnata. I più grandicelli la ricordano come una festa tipicamente americana spesso vista in qualche film magari horror, essa tuttavia ha antichissime radici europee addirittura di epoche precristiane. Sembra infatti risalire al 4000 a.C. quando le popolazioni tribali usavano dividere l’anno in due parti in base alla transumanza del bestiame: nel periodo fra ottobre e novembre la terra si prepara all’inverno ed era necessario, come lo è anche adesso, ricoverare il bestiame in luogo chiuso per garantirgli la sopravvivenza alla stagione fredda.

La ricorrenza si diffonde con i Celti (all’incirca nel 2300 a.C.) che iniziano a spostarsi dall’area del Mar Mediterraneo fino alle coste più settentrionali nelle isole Britanniche. Loro festeggiavano la fine dell’estate con Samhain, il loro capodanno, che in gaelico significa infatti "fine dell’estate". A sera tutti i focolari venivano spenti e riaccesi dal sacro falò curato dai Druidi a Tlachtga, vicino alla reale collina di Tara.

Nella dimensione ciclica del tempo seguita dai Celti, Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale, che non apparteneva né all’anno vecchio e neppure al nuovo: in questo momento il velo che divideva dalla terra dei morti si assottigliava ed i vivi potevano accedervi. I celti non temevano i propri morti e lasciavano per loro del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi: da qui l’usanza americana del trick or treating, il "dolcetto o scherzetto" che conosciamo.

Oltre a non temere gli spiriti dei defunti, i Celti non credevano nei demoni quanto piuttosto nelle fate e negli elfi, entrambe creature considerate però pericolose: le prime per un supposto risentimento verso gli esseri umani; i secondi per le estreme differenze che intercorrevano appunto rispetto all’uomo.

Secondo la leggenda, nella notte di Samhain questi esseri erano soliti fare scherzi anche pericolosi agli uomini e ciò ha fatto nascere e perpetuarsi molte altre storie terrificanti spesso riprese dalla cinematografia fantasy e horror che gli ha attribuito l’appellativo di "notte delle streghe".

I Romani cercarono di sovrapporvi la festa del raccolto dedicata a Pomona (la dea dei frutti degli alberi) nel tentativo di staccare il popolo britannico dal legame con i Druidi, la loro casta di sacerdoti-re-guerrieri.

Anche il Cristanesimo tentò di incorporare le vecchie festività pagane dando loro una connotazione compatibile con il suo messaggio e papa Bonifacio IV istituì la festa di tutti i santi, collocandola nel medesimo periodo di Samhain. Le popolazioni celtiche cominciarono a non fare più differenza tra le due e già nel 1500 si era quasi del tutto persa la memoria della vecchia tradizione, anche grazie alla politica della chiesa di Roma volta a sopprimere ogni festa di tipo pagano legata a questa ricorrenza.

Nei paesi di lingua anglosassone la festa divenne Hallowmas (1 novembre) che significa: una messa in onore dei santi; la vigila divenne Hallows Eve (31 ottobre) che si trasformò nel nome attuale: Halloween.

Nella prima metà del secolo la connotazione di "notte degli scherzi" o "notte del diavolo" porta spesso la gente ad abbandonarsi all’anarchia con ricorrenti gli atti di vandalismo; dopo il secondo conflitto mondiale i bambini si impossessarono della festa, anche grazie alle aziende, che dedicarono loro tutta una serie di costumi, dolci e gadget trasformandola in un grosso affare commerciale ed in una specie di "carnevale d’inverno".

L’usanza di intagliare zucche con volti minacciosi e porvi una candela accesa all’interno nasce dall’idea che i defunti vaghino per la terra con dei fuochi in mano e cerchino di portare via con se i vivi: è bene quindi che i vivi si muniscano di una faccia orripilante con un lume dentro per ingannare i morti, divenuto il simbolo della festa, che gli americani chiamano Jack.

Fonte: http://www.giornaledisiracusa.it/attualita/7704-la-festa-di-halloween-antica-di-4-mila-anni.html

Welfare Italia
Hits: 1803
Giovani >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti