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News dal Parlamento Europeo..
11.09.2003

Dal Parlamento Europeo...

Il 4 settembre il Parlamento europeo ha approvato una relazione sui diritti fondamentali nell'Unione europea

La relazione, elaborata dall'onorevole Sylla (Sinistra unita) e approvata dall'Aula con 221 voti favorevoli, 195 contrari e 3 astensioni, esamina la situazione dei diritti umani negli Stati membri per l'anno 2002. Il testo tratta questioni come le condizioni di arresto e detenzione, la protezione dei dati personali, il diritto d'asilo e la concentrazione dei media; l'Italia, purtroppo, é segnalata come caso negativo nella maggior parte dei capitoli affrontati. Secondo gli eurodeputati, il 2002 non ha fatto registrare particolari progressi nella tutela dei diritti umani, notando al contrario un certo regresso in diversi settori.

Infatti, la situazione dei detenuti é peggiorata nel corso dell'anno passato, soprattutto a causa della sovrappopolazione carceraria e del conseguente aumento delle violenze fra detenuti, di carenze nella sorveglianza e di crescenti difficoltà nelle misure di reinserimento sociale. In particolare, ponendo l'accento sulla funzione della detenzione quale strumento di reintegrazione sociale, gli europarlamentari ritengono che le autorità nazionali competenti debbano verificare la legittimità del protrarsi della pena detentiva per i detenuti che abbiamo dimostrato, attraverso il loro vissuto carcerario e la loro attività civile, l'avvenuto recupero. Un emendamento presentato da un gruppo di deputati italiani e poi approvato dall'Aula, cita, a tal proposito, l'esempio di Adriano Sofri.

Un altro tema affrontato é quello della protezione della privacy, in relazione con l'accordo siglato con le autorità statunitensi sulla trasmissione di dati a carattere personale da parte delle compagnie aeree che effettuano voli transatlantici. Gli eurodeputati deplorano fortemente tale accordo, chiedendone l'immediata sospensione perché in violazione col diritto comunitario finché non sarà garantito un livello di protezione compatibile con lo stesso.

Per ciò che riguarda il problema della concentrazione del potere mediatico nella mani di pochi gruppi, l'Aula cita nuovamente la situazione italiana, dove, nonostante la concentrazione dei media nelle mani del Presidente del Consiglio, non é stata ancora adottata una normativa sul conflitto d'interessi. L'Europarlamento auspica pertanto l'approvazione di una soluzione legislativa a livello europeo e ricorda la risoluzione del novembre scorso, nella quale si affermava la necessità di creare un mercato europeo dei media e di garantire libertà e pluralismo d'informazione.

Nell'affrontare il tema del diritto d'asilo, gli eurodeputati condannano i ritardi nell'adozione di una politica comune d'immigrazione e d'asilo, sollevando il tema della necessità di assicurare che la detenzione dei richiedenti asilo sia limitata a casi eccezionali. Visto il preoccupante numero di persone che, nel corso della scorso anno, hanno perso la vita nel tentativo di cercare rifugio nell'Ue, l'Aula denuncia la situazione allarmante dei minori non accompagnati richiedenti asilo, in particolare in Italia, Belgio, Svezia, Austria e Spagna.

Infine, la relazione approvata riscontra una preoccupante persistenza di violenze fisiche di carattere razziale, nonché la recrudescenza di razzismo verbale, ad esempio ad opera di siti Internet, ed in particolare in Italia ad opera di siti calcistici. L'Aula si compiace delle iniziative adottate dagli Stati membri per ridurre il seguito dei partiti politici che utilizzano una propagando xenofoba, invitando perciò Grecia, Danimarca, Olanda, Austria ed Italia ad essere più efficaci in tale settore. Sempre con riguardo a tutte le forme di discriminazione, gli eurodeputati invitano i governi a riconoscere i rapporti non coniugali sia fra persone di sesso diverso che dello stesso sesso, garantendo alle coppie omosessuali il diritto al matrimonio ed all'adozione.

Per approfondire l'argomento www.europarl.eu.int poi (attività) poi (tornate) poi (testi approvati)

Il 4 settembre il Parlamento europeo ha adottato una relazione su "Televisione senza frontiere"

Con l'approvazione della relazione Perry (PPE), l'Aula afferma la necessità di una revisione profonda della direttiva "Televisione senza frontiere", in modo da tenere il passo con i recenti sviluppi tecnologici e con le modifiche strutturali del settore televisivo europeo. Ribadendo gli stessi principi ispiratori dell'attuale direttiva, in particolare il libero accesso agli avvenimenti importanti, la promozione di opere europee indipendenti e la protezione dei minori, i deputati suggeriscono la fusione della direttiva in questione con quella sul commercio elettronico e quella relativa ai diritti d'autore, in modo da consolidare il diritto comunitario anche con riguardo alla trasmissione via satellite e via cavo. Anche il problema della concentrazione dei media é affrontato dai parlamentari, che ribadiscono l'importanza del principio di pluralismo della telediffusione quale garanzia di democrazia e diversità culturale. Tale questione é stata, infatti, sollevata da tutti i gruppi politici, che hanno poi approvato due emendamenti che chiedono una base giuridica e una direttiva a garanzia della libertà e del pluralismo. La Commissione, infine, é invitata a presentare, all'inizio del prossimo anno, un Libro verde aggiornato sulla questione. La commissaria Reding, presente al dibattito, ha ricordato che il problema del pluralismo é trattato nel Libro verde sui servizi d'interesse generale.

Per approfondire l'argomento www.europarl.eu.int poi (attività) poi (tornate) poi (testi approvati)

Il 3 settembre Valéry Giscard d'Estaing ha presentato al Parlamento europeo i risultati della Convenzione

Presentando la bozza di costituzione europea, che sarà discussa nella prossima Conferenza InterGovernativa (CIG), il presidente della Convenzione Giscard d'Estaing ha auspicato che i governi ed il Parlamento approvino un testo il più possibile vicino al progetto presentato il 18 luglio scorso a Roma. Secondo il presidente francese, esso rappresenta il miglior compromesso possibile nelle attuali condizioni politiche, e pertanto una riapertura della discussione su temi fondamentali porterebbe sicuramente ad un peggioramento del testo. Il test finale é rappresentato dalla fase di ratifica, il cui risultato, secondo Giscard d'Estaing, non é assolutamente scontato. Per questo motivo, prosegue il presidente della Convenzione, un progetto di costituzione troncato potrebbe essere respinto da uno o più Stati membri e aprire una profonda crisi in Europa.

Soffermandosi poi sul ruolo specifico del PE, Giscard d'Estaing ha ricordato la proposta di costituzione presentata nel 1984 sotto l'impulso di Altiero Spinelli ed ha insistito sul ruolo di "primo piano" che il PSE sarà chiamato a svolgere. Ha chiesto quindi a tutti gli eurodeputati di essere vigili e di assicurare che l'opinione pubblica sia informata correttamente. Pertanto, ha auspicato che, visto il carattere eccezionale della prossima CIG, alcuni osservatori del Parlamento siano invitati a seguirne i lavori. In vista del parere del PE sul progetto di costituzione, che é atteso per il 24 settembre, Giscard ha ricordato che nella proposta presentata il Parlamento assume finalmente un ruolo centrale nel processo legislativo.

Anche il Presidente della Commissione Romano Prodi é intervenuto nel dibattito, ribadendo la sua insoddisfazione per alcuni aspetti del progetto di Convenzione. In particolare, Prodi si é nuovamente soffermato sul problema del mantenimento del voto all'unanimità per oltre 50 decisioni, di cui alcune in settori chiave della vita dell'Unione, e sul tema dell'equilibrio di poteri tra la Commissione, il Consiglio ed il PE. La soluzione suggerita per la Commissione che prevede una discriminazione tra i commissari, alcuni dei quali non avrebbero diritto di voto, porterebbe all'interruzione dell'unicità del Collegio, nel cui interno il legame con i paesi membri ha rappresentato il motore di funzionamento in questi 50 anni.

Per approfondire l'argomento www.europarl.eu.int

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