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Gli italiani tagliano la spesa
7.11.2009

Continua la crisi dei consumi.  Gli italiani tagliano la spesa . I consumi alimentari continuano a restare al palo. La crisi economica fa sentire ancora i suoi effetti e gli acquisti delle famiglie italiane rimangono frenati. Le previsioni per quest'anno parlano di una sostanziale stabilità (un lieve aumento tra lo 0,2 e lo 0,4% in quantità rispetto al 2008)

I consumi alimentari continuano a restare al palo. La crisi economica fa sentire ancora i suoi effetti e gli acquisti delle famiglie italiane rimangono frenati. Le previsioni per quest'anno parlano, dunque, di una sostanziale stabilità (un lieve aumento tra lo 0,2 e lo 0,4 in quantità rispetto al 2008). È quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori in base anche all'ultima indagine sulle tendenze agroalimentari dell'Ismea. La tendenza al ristagno si è riscontrata, d'altra parte, in tutti i primi nove mesi dell'anno. Il consumatore appare ancora cauto e, sebbene non riduca i volumi acquistati, tuttavia fa più ricorso alle promozioni e agli acquisti effettuati presso i canali più convenienti, come i discount. Anche davanti a prezzi che non hanno subito rincari, sussiste un clima d'attesa e non s'intravede un riorientamento della composizione di spesa verso un carrello complessivo di maggior valore, anzi il fenomeno a cui si assiste da tempo è un impoverimento del "budget" di spesa. E così quattro famiglie su dieci hanno tagliato drasticamente la spesa alimentare. Il 60% ha addirittura cambiato menu, mentre il 35% è stato costretto ad optare per prodotti di qualità inferiore.

Per mangiare, comunque, si continua a spendere di più al centro e al sud che al nord. Nel contesto dei "tagli" alimentari, si riscontra che il 40% delle famiglie italiane ha ridotto gli acquisti di carne, in particolare quella bovina, il 38% quelli di pane, il 36% quelli di olio d'oliva e il 35% quelli di vino. Nel dettaglio dei primi nove mesi del 2009 si osservano contrazioni (-1,4% in quantità rispetto allo stesso periodo del 2008) nella domanda di derivati dei cereali.

Calo imputabile totalmente ai derivati del frumento, mentre tiene il consumo di riso. Flessioni anche per la carne bovina (-2,2 %), per l'olio di oliva (-1,3%), nonostante i forti ridimensionamenti dei prezzi, e per i vini e spumanti (-1,14 %). Tra questi ultimi, alla diminuzione della domanda per i vini senza denominazione si è aggiunta anche quella rivolta ai vini Doc/Docg, mentre una lieve ripresa si registra per gli spumanti. Invariati gli acquisti domestici di carne avicola e suina, di salumi, di latte e derivati. Una domanda più vivace, invece, hanno registrato i prodotti ittici (+3,8%), gli ortaggi (+1,4%) e la frutta (+2,9 %).

Le previsioni dei consumi domestici per l'intero 2009 non dovrebbero evidenziare grandi cambiamenti. Ci si dovrebbe attestare sugli stessi livelli dell'anno passato, a fronte di una lieve riduzione della spesa dovuta a ridimensionamenti dei listini. Nel dettaglio, le "voci" che attualmente stanno manifestando una flessione della domanda rimarranno in trend negativo, ma le contrazioni dovrebbero attenuarsi per i derivati dei cereali (-1,5%), per l'olio di oliva (-1,2%) e per i vini e spumanti (-0,8%), mentre per la carne bovina si preannuncia una diminuzione molto accentuata (-3,2%). Potrebbe, invece, rallentare la domanda di frutta (+2,5%), di carne avicola (-1,2%) e prodotti ittici (+3,3%).

Per quanto riguarda il dettaglio per area geografica, i consumi domestici risultano in lieve aumento nel nord-est e nel centro, in leggera flessione nel nord-ovest e stabili al sud. Sul fronte dei canali di vendita, alla stabilità degli acquisti effettuati presso supermercati, ipermercati e dettaglio tradizionale, ha fatto riscontro una crescita delle vendite di discount e liberi servizi e una contrazione presso gli altri punti vendita. I discount in particolare presentano aumenti di poco inferiori ai dieci punti percentuali, comprensibili in periodi di congiuntura sfavorevole come quello che sta interessando l'economia mondiale ormai da un paio di anni.

fonte: http://www.italiaatavola.net:80/articoli.asp?cod=12685

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