SCUOLA, CDM: VIA LIBERA A RIFORMA MORATTI
Il consiglio dei ministri ha dato stamane il via libera al primo decreto legislativo di attuazione della riforma della scuola, la cosiddetta 'Riforma Moratti', con un piano di investimenti di 8 miliardi e 320 milioni di euro nel periodo 2004- 2008. Lo hanno annunciato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ed il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti in una conferenza stampa a palazzo Chigi al termine della riunione del consiglio. ' E' una riforma epocale', ha sottolineato il premier con viva soddisfazione, aggiungendo che era forte il bisogno di 'un'incisiva riforma che faccia sì che i ragazzi crescano con una propria conoscenza critica'. Berlusconi ha poi aggiunto che l'esecutivo intende fare investimenti nella ricerca per 'rinnovarci, modernizzarci'. Il provvedimento approvato si riferisce alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo di istruzione: scuola primaria (ex elementare), e scuola media. Le principali novità riguardano l'introduzione dell'insegnamento della lingua inglese e dall'alfabetizzazione informatica fin dal primo anno della scuola primaria; e l'anticipo graduale delle iscrizioni alla scuola dell'infanzia dei bambini che compiono i 3 anni, e alla scuola primaria di quelli che compiono i 6 anni, entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. L'approvazione del provvedimento di oggi chiude un lungo 'braccio di ferro' tra il ministro Moratti e il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, sul piano finanziario della riforma, considerato eccesivo da quest'ultimo dati i tempi difficili in cui versano le finanze dello Stato. La legge Moratti (n.53 del 2003) è stata approvata in via definitiva alla Camera lo scorso marzo e prevede l'approvazione di tutti i decreti di attuazione entro 24 mesi dalla data della sua entrata in vigore.
RIFORMA SCUOLA, PANINI (CGIL): UN DECRETO SBAGLIATO
''Uno schema di decreto sbagliato nel metodo, nel merito e nella copertura economica''. Enrico Panini, segretario generale della Cgil Scuola, boccia senza appello il primo decreto attuativo della legge delega sulla scuola approvato oggi dal Consiglio dei ministri. Decreto che, dice, ''accoglieremo con migliaia di assemblee e con una grande manifestazione nazionale organizzata dalla Cgil Scuola e dalla Cgil'' Con le assemblee, prosegue Panini, ''vogliamo informare centinaia di migliaia di lavoratori della scuola e chiedere loro di esprimersi sull'articolato dello schema di decreto. Inoltre, vogliamo incontrare i cittadini, le istituzioni, la societa' civile per informarli delle scelte con le quali si vuole cancellare la nostra migliore scuola elementare''. Secondo Panini, ''lo schema di decreto riesce addirittura a peggiorare la legge stessa inventandosi la figura del super maestro, che e' sbagliata nei suoi riferimenti, perche' non siamo piu' nell'Italia contadina degli anni Cinquanta, e perche' i bambini non hanno bisogno di una spolverata di conoscenze (tipica della figura unica) ma di ambiti disciplinari approfonditi considerato che arrivano alle scuole elementari gia' con un bagaglio di conoscenze molto ampio''. Il decreto, prosegue, ''colpisce la scuola pubblica perche' chiaramente autofinanziato, come tutta la legge, con decine di migliaia di posti soppressi in questi anni, con le mancate immissioni in ruolo, nonostante la presenza di tantissimi posti disponibili, con l'inqualificabile peggioramento delle condizioni di lavoro dei precari''. Quanto al piano di finanziamento ''non vi e' traccia concreta - aggiunge Panini - se non in un tardivo recupero di un generico impegno che dichiara disponibile oggi la stessa quantita' di risorse che veniva data come assolutamente certa nel lontano dicembre 2001. Non a caso - conclude il segretario generale della Cgil Scuola - lo schema di decreto non e' preceduto da alcuna legge ordinaria di finanziamento, come prevedrebbe la stessa legge Moratti, e questa e' la palese conferma che siamo di fronte ad un provvedimento autofinanziato''.