26.11.2009
Lavoro: Isfol, Italia tiene ma giovani a rischio. Presentato alla Camera il rapporto annuale dell'Istituto per lo sviluppo della formazione professionale. Soffrono i precari: nel periodo 2007-2008 ha perso il posto il 12,1% dei collaboratori e l'11,7% dei lavoratori a termine. L’economia del nostro paese sta reagendo meglio di altri paesi alla crisi, ma intanto cresce il tasso di disoccupazione tra i giovani, perché la recessione colpisce soprattutto chi entra per la prima volta nel mondo del lavoro. È quanto emerge dal rapporto annuale dell'Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) presentato oggi alla Camera. "Rispetto alla media europea - afferma il presidente Isfol, Sergio Trevisanato - l'occupazione in Italia è diminuita di meno: nel secondo trimestre 2009 si registra una contrazione dello 0,9 per cento contro una media europea dell'1,9, valori peggiori si riscontrano in Inghilterra, Francia, Austria e nei paesi scandinavi". Questo perché, a suo giudizio, "in Italia ci sono state dimensioni minori della bolla edilizia e c’è stato l'incentivo a mantenere quanto più possibile i lavoratori in azienda". Intanto soffrono i giovani: nel primo trimestre 2009, infatti, dopo tre anni di flessione, la disoccupazione giovanile ha ripreso a crescere toccando il 18,3 per cento in Europa e il 26,3 in Italia. Nel secondo trimestre 2009 nel nostro paese la disoccupazione giovanile è scesa, ma di poco, arrivando a quota 24 per cento. In difficoltà soprattutto i lavoratori flessibili: tra il 2007 e il 2008 è rimasto disoccupato il 12,1 per cento dei collaboratori e l'11,7 dei lavoratori a termine.
Fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2009/11/25/55305/lavoro-isfol-italia-tiene-ma-giovani-a-rischio
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