5.12.2009
Lettera Aperta. Un Natale poco Bio-logico. Siamo ancora nel pieno della Crisi economica e migliaia di famiglie genovesi non potranno trascorrere un Natale sereno come negli anni precedenti.
In questo contesto l'amministrazione comunale, come se nulla stesse accadendo, decide che l'apparenza e il fatuo, il futile e il transitorio siano più utili ai cittadini del buon cibo, in questo caso biologico e proveniente da aziende agricole del territorio.
La vicenda del Mercatino Biologico di Largo Lanfranco ne è un esempio lampante.
Ogni martedì dell'anno da tre anni, questo appuntamento si ripete, migliaia di genovesi che lavorano o transitano in pieno centro trovano prodotti di alta qualità , certificati con la possibilità di trattare e conoscere direttamente dal produttore tutti i segreti di questi prodotti coltivati e prodotti secondo i disciplinari dell'Agricoltura Biologica.
Questo mercatino organizzato da Liguria Biologica in collaborazione con AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica) è il secondo in Italia che si fa certificare da un ente terzo che ne controlla: qualità , rispetto della filiera corta, congruenza con le pratiche biologiche, eticità dei comportamenti degli operatori.
In barba a tutto questo e alle dichiarazioni sull'importanza dell'agricoltura e del sostegno per i contadini affinchè restino a lavorare in campagna, arriva il Natale e anziché raccogliere i frutti seminati durante l'anno come dovrebbe essere, questi vengono di fatto esautorati dalla Piazza da Gazebo commerciali che ne occupano gli spazi vendendo gadget natalizi,oggetti in legno , cravatte.
Questo ennesimo mercatino della "Confesercenti" potrebbe benissimo svolgersi altrove, ma il CIV di Galleria Mazzini da tempo appoggia questa soluzione non gradendo per pregiudizio, la presenza di prodotti alimentari sul suo territorio.
Di fatto l'unico mercatino biologico di rilievo nazionale presente in città viene messo in discussione e quindi affossato per questioni di "bassa bottega".
Ci appelliamo affinché la Sindaco e il Consiglio Comunale, ma anche i semplici cittadini-fruitori, prendano la questione dei mercatini di qualità in città e del loro valore socio-economico come un bene comune da difendere e valorizzare e non come un peso di cui liberarsi per soddisfare gli interessi di corporazioni o associazioni di riferimento.
Genova 04/12/2009
Gianni Morando è responsabile agricoltura Legambiente Liguria e portavoce del Mercatino Biologico a Genova 3483138418
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