5.12.2009
Ma il volontariato serve ancora?. Molti non ne sembrano convinti, oppure sembrano convinti che sia utile solo per obiettivi minimi e concreti: contenere i costi dei servizi, arginare il malcontento di un po' di gruppi sociali, pulire qualche spiaggia.
La pubblica amministrazione spesso lo considera troppo frammentato e povero di risorse per essere affidabile; le grandi centrali della società civile lo considerano troppo poco potente perché possa uscire dalla marginalità cui è condannato anche nel terzo settore; non sempre il settore privato ne ricava sufficiente ritorno di immagine.
All'Assemblea del Volontariato Italiano, che si svolge il 4 e il 5 dicembre a Roma, parleranno in tanti: esperti, amministratori, rappresentanti. Sono previsti gli interventi di tutte le organizzazioni più grandi, chissà se almeno alcune delle piccole riusciranno a prendere la parola.
L'occasione, comunque è importante. Speriamo non si riduca al solito palcoscenico di lamentele e rivendicazioni.
Oggi il volontariato è più che mai importante. Sa che questa crisi economica, di cui tutti parlano è cominciata già da alcuni anni, da quando hanno iniziato ad allungarsi le file davanti alle mense e a crescere le richieste di aiuto provenienti dai nuovi poveri e dai lavoratori che non arrivano alla fine del mese. Sa che, anche se si riassesteranno le finanze mondiali e la disoccupazione smetterà di aumentare, c'è una crisi più profonda che crea povertà , disagio ed emarginazione. Sa che, anche se viviamo in una società che si illude di essere vincente, a tutti può succedere, da un momento all'altro, di avere bisogno di aiuto.
Ti separi, non hai più casa, i mille euro al mese non ti permettono di pagare gli alimenti alla moglie e mantenere una casa per te. Ti capita un figlio con un grave disagio mentale, non trovi nessuno che ti aiuti a sostenere il peso, tua moglie va in depressione e dopo un po' non ce la fai più. Sei immigrato, perdi il lavoro, passi al nero, diventi clandestino, ma tuo figlio è nato in Italia, non tornerebbe mai indietro con te. E così via.
Fragilità che si sommano, storie che non permettono di incasellare le persone in un bisogno classificabile sotto un'unica etichetta. I servizi sociali e sanitari nel migliore dei casi le vedono, ma non riescono a codificarle. E quindi non riescono a intervenire adeguatamente.
Il volontariato le vede, se ne fa carico, le accompagna in un percorso che tocca tante tappe, tanti interventi, tanti operatori, in cui la cosa più difficile è far sì che la persona riesca a tirare le fila della propria vita.
E se si scoprisse che il più adatto a fare questo è proprio il volontariato delle piccole organizzazioni, quelle più radicate sul territorio, quelle che stanno non solo in ogni città , ma in ogni paese, in ogni strada? Quelle 20mila organizzazioni che costituiscono un tessuto di cui il territorio non potrebbe fare a meno.
Il problema è che a scoprirlo non dovrebbero essere loro, i volontari, ma tutti gli altri, sempre pronti ad additare i limiti delle organizzazioni, a chiedere più rendicontazioni, più adempimenti, più garanzie, più burocrazia.
E mai nessuno che chieda ai volontari di continuare a essere se stessi.
Quanti siamo
Il Volontariato è una straordinaria risorsa, libera e variegata, di solidarietà , impegno civile e coesione sociale in un mondo che si presenta ogni giorno più complesso e plurale.
Le organizzazioni di volontariato costituiscono un universo ampio, articolato e differenziato, indicando realtà sociali organizzate, caratterizzate dalla compresenza di tre elementi: volontarietà della partecipazione, gratuità dell'impegno e finalità altruistiche. Intervengono in settori diversi: dalla sanità ai servizi sociali, dalla cultura alla protezione civile, alla tutela ambientale.
A 18anni dalla legge quadro 266/1991, con cui lo Stato riconosce il valore sociale e la funzione del volontariato e ne promuove lo sviluppo, qual è la sua dimensione nel Lazio?
Il 5 dicembre, Giornata Internazionale del Volontariato, ci offre l'occasione di dare qualche numero del volontariato laziale.
Le associazioni iscritte al Registro Regionale del Volontariato del Lazio sono 1577.
Info - www.volontariato.lazio.it ; info@volontariato.lazio.it
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