6.12.2009
Trattato di Lisbona:il parlamento Europeo è pronto all'applicazione. Il Parlamento europeo è pronto ai cambiamenti che saranno introdotti dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, domani primo dicembre, e che gli conferiranno maggiori poteri. Gli europarlamentari hanno votato una serie di riforme al proprio Regolamento interno per adattarlo all'arrivo dei 18 nuovi deputati, ai nuovi e più ampi poteri legislativi e alla nuova procedura di bilancio che pongono il Parlamento e i governi nazionali dell'Unione europea sullo stesso piano.
La modifica al Regolamento interno del Parlamento è stata approvata dall'Aula. Durante il dibattito nell'emiciclo, il relatore David Martin (S&D, Regno Unito) ha affermato che "con l'Atto unico da neonato il Parlamento è passato all'infanzia, Maastricht ci ha immesso nella pubertà , Nizza e Amsterdam ci hanno portato all'età adulta e il trattato di Lisbona ci assegna i pieni diritti di un Parlamento adulto".
In tutto, 18 deputati provenienti da 12 Stati membri (di cui uno italiano che si unisce agli attuali 72), si aggiungeranno ai 736 di oggi non appena il Trattato entrerà in vigore e un protocollo, dedicato a tale questione, sarà ratificato da tutti gli Stati membri. Fino a quel momento, i deputati-designati non godranno del diritto di voto ma potranno adottare lo status di "osservatori", una possibilità prevista ora dal regolamento interno.
I cambiamenti del Regolamento tengono conto anche dell'aumento significativo dei poteri legislativi del Parlamento. Con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, infatti, la quasi totalità delle politiche europee è soggetta alla "procedura legislativa ordinaria", che pone il Consiglio e il Parlamento sullo stesso piano in quanto legislatori. Anche i provvedimenti relativi alla procedura di bilancio sono rivisti, poiché il Parlamento ha ora gli stessi poteri del Consiglio anche quando si tratta di decidere il bilancio dell'Ue.
Inoltre, è stata adattata la procedura per l'elezione del Presidente della Commissione per tenere conto delle maggiori prerogative conferite dal Trattato al Parlamento. Ulteriori cambiamenti riguardano le ricadute legislative della Carta dei diritti fondamentali, il diritto del Parlamento di proporre modifiche al Trattato e l'accresciuta influenza dei parlamenti nazionali.
30/11/2009 - Strasburgo
fonte: http://www.sabaudiain.it/notizia.php?id=1259589600
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