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Istat: nel 2009 mezzo milione di occupati in meno
24.12.2009

ISTAT: NEL2009 MEZZO MILIONE DI OCCUPATI IN MENO. L'Istat rivela: «Mezzo milione di occupati in meno» Le persone in cerca di lavoro hanno raggiunto quota 1.814.000 Confindustria: "La ripresa è avviata, non deraglierà" L'occupazione è diminuita nel terzo trimestre di 508mila unità rispetto allo stesso periodo del 2008 (-2,2%), mentre ha perso 120mila unità rispetto al secondo trimestre del 2009. Il calo dei posti registrato nel nord è di -274mila, nel Mezzogiorno di -196mila mentre il centro tiene e perde solo 38mila unità. l'Istat Lo rileva precisando che è il calo peggiore dal '92, anno di inizio delle serie storiche, e che 386mila posti sono stati persi nell'industria. Da Confindustria arriva però un segnale positivo: "La ripresa è avviata, non deraglierà". "Questo risultato deriva da un'ulteriore caduta dell'occupazione autonoma, dei dipendenti a termine e dei collaboratori, cui si aggiunge una significativa flessione dei dipendenti a tempo indeterminato - spiega l'Istituto di Statistica -. In termini destagionalizzati, l'occupazione totale registra una flessione rispetto al secondo trimestre 2009 pari allo 0,5 per cento". La situazione più debole di Italia e Spagna era già stata rilevata dalla Commissione Ue. "Il tasso di occupazione della popolazione tra i 15 e i 64 anni segnala il quinto consecutivo arretramento tendenziale e scende dal 59 per cento del terzo trimestre 2008 all'attuale 57,5 per cento" prosegue l'Istat -. L'Istat segnala di aver rivisto al rialzo anche le stime sui posti di lavoro persi a ottobre. Nel mese, secondo l'istituto, erano occupate 22.929.000 persone con un calo di 486mila unità rispetto a un anno prima. Nel terzo trimestre l'Istat segnala che sono diminuite le forze di lavoro con un -0,9% rispetto al terzo trimestre 2008 (-222mila unità) e un -0,2% sul secondo trimestre 2009 (-50mila unità). Sono aumentate le persone in cerca di occupazione ( 286 mila unità) che hanno raggiunto nel trimestre quota 1.814.000. Il tasso di disoccupazione nel trimestre si è attestato al 7,8% con un aumento di 1,2 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2008 e di 0,3 punti rispetto al secondo trimestre 2009. L'Istat segnala che il calo dell'occupazione si è concentrato nell'industria in generale (-386mila posti) con un picco nell'industria in senso stretto (-307mila unità e un calo del 6,1%). Le costruzioni segnano un -4% con un calo di 79mila unità mentre il terziario segna un calo dello 0,6% con una diminuzione di 97mila unità. Alla sesta diminuzione consecutiva delle posizioni lavorative indipendenti (-3% pari ad un calo di 178mila unità) si associa la seconda consistente flessione tendenziale di quelle dipendenti (-1,9% pari a una riduzione di 330 mila unità). In particolare l'Istat segnala un calo dei dipendenti a tempo indeterminato di 110mila unità concentrata nelle imprese più piccole. Secondo il Rapporto sugli Scenari economici del Centro studi di Confindustria la ripresa sarà "lenta e faticosa, ma in salita". Il Csc specifica che "tenuto conto dei tassi di crescita potenziali, all'Italia saranno necessari quattro anni (fino al 2013) per tornare ai livelli di Pil pre-crisi, dopo una perdita che nel biennio di recessione ha riportato l'economia italiana indietro di quasi otto anni". Il tasso di disoccupazione in Italia si attesterà al 7,6% nel 2009, all'8,7% nel 2010 e salirà al 9,0% nel 2011. Quanto all'inflazione, il Csc dice che "rimarrà contenuta e in linea con quella dell'Eurozona: 1,4% i prezzi al consumo nel 2010 e 2% nel 2011". Dopo due anni di contrazione (-0,9% nel 2008 e -1,7% nel 2009), "come mai era accaduto nel dopoguerra", i consumi torneranno ad aumentare nel 2010 con un 0,8%, il deficit pubblico resterà al 5% e il debito oltrepasserà il 118% del Pil" nel 2011. Fonte: internet del 17 dicembre 2009

fonte: Newsletter MCE AIFAVIN newsletter@mce-aifavin.it

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