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L’Italia sta affogando nei debiti di Giovanni Fiorentini
7.01.2010

L’Italia sta affogando nei debiti, i conti pubblici: sale il fabbisogno, nel 2009 salito a 85,9 mld (+31,6)
Ma il Ministro Tremonti insiste che l’Italia sta meglio di altri paesi Europei
Il Partito Democratico risponde:"Il dato preoccupa per la spesa incontrollata"
Sul fronte dei conti pubblici le notizie sono allarmanti. Infatti, nel 2009 il fabbisogno del settore pubblico, le uscite sono 85,9 miliardi di euro in più rispetto all’entrate, l’incremento rispetto al 2008 è di 31,6 miliardi di €. Il deficit di cassa è il più alto dal 2000, l'anno in cui è stato utilizzato per la prima volta l'euro nelle statistiche della finanza pubblica.
Il Ministero del Tesoro Nel rendere pubblici i dati, sottolinea che in ogni caso il fabbisogno è rimasto sotto le ultime stime del governo (88 miliardi), influenzate dalla crisi internazionale. Per il Partito Democratico, invece, si tratta di un balzo "preoccupante e non per il valore in sé - dice Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro della segreteria del Pd - ma in quanto è il risultato delle mancate manovre indispensabili per affrontare la crisi, come hanno fatto gli altri paesi europei ed oltre oceano, in Italia ha prevalso l'incapacità di controllare la spesa corrente".
Il ministero dell'Economia ha inoltre reso noto che nel mese di dicembre 2009 si è registrato un avanzo del settore statale provvisoriamente determinato in 2,5 miliardi, inferiore solo di circa 260 milioni rispetto a quello realizzato nel dicembre 2008. Il ministero ha inoltre comunicato che a dicembre lo scudo fiscale aveva portato un incasso di 4,7 miliardi di euro.
Il fabbisogno complessivo realizzato nell'anno 2009 - si legge nella nota del ministero - pur se in via provvisoria, risulta leggermente inferiore all'ultima stima ufficiale di 88.000 milioni della Relazione di previsione e programma per il 2010. Tale risultato è coerente con il quadro di finanza pubblica in corso di elaborazione per l'aggiornamento del Programma di stabilità e crescita che sarà presentato all'Unione europea entro il corrente mese di gennaio".
Dal lato delle entrate, continua il Tesoro, "si conferma la tenuta del gettito tributario rispetto alla dinamica registrata nel corso dell'anno, con un andamento leggermente positivo delle imposte indirette rispetto alle attese".
L'introito derivante dall'imposta straordinaria sulle attività finanziarie e patrimoniali detenute all'estero è risultato nel mese di dicembre pari a circa 4.700 milioni ed ha compensato il minor gettito tributario per la riduzione della percentuale del secondo acconto Irpef. Rispetto al mese di dicembre del 2008, gli incassi hanno subito il venir meno del versamento delle liquidità sui conti dormienti; art.1, comma 345, legge n. 266/2005.
Per quanto concerne la spesa pubblica, rispetto allo scorso anno, l'avanzo del mese di dicembre 2009 tiene conto di interventi a favore del sistema bancario per 2,6 miliardi di €, della sottoscrizione di obbligazioni bancarie speciali, art. 12 D.L. 185/2008 convertito in Legge n. 2/09.
Il saldo del mese ha beneficiato di inferiori pagamenti -legati ai minori tiraggi dalla tesoreria statale da parte degli enti periferici di spesa, meno erogazioni alle FFSS, meno rimborsi fiscali ai crediti d'imposta oltre i 10 anni, di meno erogazioni realizzate nel dicembre del 2008 e non replicate a dicembre 2009 per: anticipazioni a favore delle Regioni; per l'estinzione dei vecchi debiti sanitari; per effetto della legge finanziaria 2008; pagamento della vacanza contrattuale per il pubblico impiego; erogazione alla Cassa Depositi e Prestiti SpA. (art. 5 del DL 154/08 conv. in Legge 189/2008) a chiusura dell'anticipazione a favore al Comune di Roma.

Direttore IlNuovoGiornaleDiMce
Dr. Giovanni Fiorentini

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