6.02.2010
Brindisi. UN CONSIGLIO PROVINCIALE SUL NUCLEARE, MA NON SOLO ANCHE SUL RIGASSIFICATORE E SUL CARBONE Prendiamo atto che il Presidente della provincia Ferrarese è contrario ad una centrale nucleare nella nostra provincia: ci mancherebbe altro, a tutto c'è un limite. Ma vorremmo ascoltare da lui le stesse parole per il rigassificatore che è anch'esso, come egli dice per il nucleare, un «impianto devastante» che segnerebbe «la morte per lo sviluppo del territorio», per fermare il quale coloro che lo vogliono dovrebbero «passare sul» suo «cadavere». Vorremmo anche sentirgli dire che la riduzione del carbone da bruciare nella centrale di Cerano deve essere ben più consistente di quel 15% rispetto al 2004 che egli sembra pronto ad accettare e che crediamo vada bene all'Enel, anche se tale ente fa tatticamente finta di fermarsi al 5%. Una soluzione gradita dalla società specialmente in presenza di controlli inadeguati come sono quelli di oggi. Chiediamo perciò che il Consiglio provinciale sia chiamato a decidere non solo sul nucleare ma anche su quello che l'Amministrazione intende fare per opporsi alla costruzione dell'impianto con atti concreti (forte denuncia politica, fattiva solidarietà alla protesta sociale, approntamento di ricorsi giudiziari contro la prevista conferma del provvedimento autorizzativo del rigassificatore). E perché il consiglio decida anche cosa fare per far capire all'Enel che non avrà mai una legittimazione politica e sociale fino a quando farà finta gattopardescamente di concedere qualcosa per far restare tutto come prima. Italia Nostra, Legambiente, WWF, Fondazione "Dott. Antonio Di Giulio", Fondazione "Prof. Franco Rubino", A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Lipu, Comitato per la Tutela dell'Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino "Mo' Basta!", Comitato Brindisi Porta d'Oriente, Salute Pubblica
|