17.02.2010
CARCERI: FAVI (PD), NO AL PIANO CARCERI NELLA PROTEZIONE CIVILE Dichiarazione di Sandro Favi, responsabile carcere del PD. "Nulla di concreto e di operativo ha prodotto la politica del Ministro Alfano e la gestione del suo Capo Dipartimento e Commissario per l'edilizia penitenziaria Franco Ionta, mentre il sovraffollamento delle carceri assume sempre più i caratteri di trattamento disumano e degradante, mentre sono denunciati casi di malasanità ed il drammatico aumento dei suicidi in carcere, mentre il personale penitenziario lancia inascoltato grida di allarme per la tenuta della sicurezza, mentre gli istituti sono privi di fondi sufficienti per assicurare l'ordinaria conduzione delle strutture". "Il loro Piano carceri, doveva partire già nella primavera del 2009 e, con 17.000 posti in più rispetto alla capienza regolamentare, avrebbe assicurato la ricettività per 60.000 detenuti. Falsa partenza! Ora serve lo stato di emergenza e portare, con quegli stessi posti in più, la ricettività ad 80.000 'ristretti'. In pratica quello che l'anno scorso era già sovraffollamento, sarà normalità . Allora la dichiarazione dello stato di emergenza non è lo strumento per risolvere i problemi del sistema penitenziario. E' il fine ultimo per assicurare l'affidamento degli affari alla Protezione civile S.p.A. ed autorizzare il Commissario all'emergenza-sovraffollamento delle carceri ad agire in abnorme deroga alle norme urbanistiche, di localizzazione, espropriazione ed occupazione delle aree. Il Ministro Alfano aveva garantito trasparenza e certezza delle regole per i lavori del piano carceri. Garanzie che vengono meno con le scelte compiute dall'Esecutivo. Chiediamo al Governo di ritirare quelle norme e si impegni, semmai, a prevedere procedure ordinarie veloci, ma controllate, aperte al territorio e alla concorrenza degli operatori, nell'interesse pubblico e per l'economicità delle opere".
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