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Ospedale Galliera dall'urbanistica del tapullo di A. Agostini
21.02.2010

Ospedale Galliera dall'urbanistica del tapullo ( Pericu-Gabrielli) all'urbanistica del bla bla ( Vincenzi ).
Cambiano le stagioni ma in urbanistica il tempo è sempre piu' brutto.
Apprendiamo la clamorosa svolta annunciata sui giornali: " Il Galliera riduce il progetto, addio monoblocco e più verde ". Bene direte voi, finalmente l'Amministrazione e l'Ospedale presieduto dal Cardinale hanno dato ragione ai Cittadini e a Legambiente......
E invece no, quello che si prospetta è l'ennesimo voltafaccia di una storia infinita che non potra' che finire come iniziata fumo era e fumo resterà.
Nel 2008 viene presentato un progetto di fattibilità che prospettava l'ennesimo ecomostro piantato nel centro cittadino, su questo progetto viene indetta una gara internazionale che viene vinta da una azienda stoppata pero' perche' , si afferma, il ribasso è troppo forte, la ditta va al tar e nello stesso momento anche l'architetto che ha steso il piano di fattibilità - ovviamente in pieno coordinamento con le Amministrazioni e l'Ente Galliera chiede i soldi per il suo lavoro che pare non essere stato ancora pagato.
Su queste procedure un po' "flessibili" e su concreti problemi ambientali e tecnico amministrativi è gia' pronto un ricorso al Tar di Rifondazione Comunista e altri se ne preparano a cura dei Cittadini di Carignano e di Legambiente.
E' indubbio che la variante di destinazione che il Comune ha concesso per la quale alcune aree dell'Ospedale passano da servizi a residenze al solo fine di far quadrare i conti come dichiarato dall'Amministrazione non è un bel vedere, che l'Amministrazione giustifichi un'operazione Urbanistica che favorisce la speculazione edilizia ( per quanto "benedetta" dalla Curia genovese ) ha molti profili etici e anche giuridici che andranno tutti discussi e verificati nelle sedi opportune ( comprese le responsabilità personali degli amministratori che le hanno sostenute ).
E solo queste questioni ( che non sono quisquilie ) porteranno in tribunale cittadini, amministrazioni e imprese per qualche annetto )
La svolta verde puntualmente inserita dall'Amministrazione su richiesta di Legambiente è certamente una svolta importante, ma , se non vogliamo rimanere alla chiacchiera ed al marketing ci sono alcune cose da chiarire.
Il progetto prevedeva un costo presunto di 160 milioni di euro di cui 60 coperti con fondi regionali. Come si sa il tempo corre e i soldi si svalutano e i nostri esperti urbanisti ed econometristi dicono che quei soldi non bastano e non basteranno specie se i cantieri partiranno tra qualche anno ( con tutti quei ricorsi nessuna banca anticiperà mai i soldi per un progetto che rischia di arenarsi subito in tribunale ).
Poi un cambiamento così sostanzioso del progetto pone il problema della legittimità del precedente concorso. Questo è stato azzerato dallo stesso Comune che ha ripetutamente dichiarato in sedute di commissione e di consiglio che non se ne doveva tenere conto perchè non andava bene.
Chi ha vinto quel concorso o chi subentrerà tar e consiglio di stato permettendo ha vinto su un progetto disconosciuto dalla Amministrazione stessa. A questo punto è evidente che il concorso va rifatto e cosi' tutte le stime economiche.
Allora la nostra proposta è molto concreta: si usino i soldi che ci sono per fare quello che si puo' fare nell'interesse della comunità, si mantenga l'area storica a funzione ospedaliera ( del resto lo stesso Galliera dichiara di offrire un servizio di eccellenza ), si investano i soldi nel miglioramento del servizio e nell'assunzione di nuovo personale, si recuperino le aree verdi per servizi al quartiere.
Tutto cio' puo' essere fatto subito, non ci sarebbe nessuna opposizione, i soldi ci sono, sarebbero una volta tanto fatti invece delle solite chiacchiere.

Andrea Agostini


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