9.03.2010
Raccolta di firme di SOS Sanità con la Petizione: “Facciamo rispettare il Patto per la Salute” “Facciamo rispettare il Patto per la Salute” è la petizione promossa da “SOS Sanità ”. Sarà inviata al Governo e alla Conferenza delle Regioni. A quasi tre mesi dalla firma del Patto per la Salute, tre sono le richieste, precise e argomentate: 1. Completare il finanziamento per la sanità 2. Controllare i Livelli Essenziali di Assistenza LEA e non solo i Bilanci 3. Approvare il Decreto sui nuovi LEA Per firmare la petizione è sufficiente scrivere il proprio nominativo a: info@sososanita.it Per saperne di più visita il sito www.sossanita.it I Primi firmatari della petizione sono: don Luigi Ciotti, Giovanni Berlinguer, Mario Pirani, Nerina Dirindin, Aldo Ancona, Stefano Cecconi, Franco Pesaresi, Anna Banchero, Luca Beltrametti, Bruno Benigni, Celina Cesari, Enzo Chilelli, Maurizio Coletti, Franco Corleone, Massimo Cozza, Stefano Daneri, Giovanni Devastato, Sandro Del Fattore, Nicola Falcitelli, Paolo Ferrario, Fabrizio Fratini, Nadia Garuglieri, Leopoldo Grosso, Maria Guidotti, Yuri Kazepov, Grazia Labate, Betty Leone, Gavino Maciocco, Laura Pennacchi, Morena Piccinini, Angelo Ponti, Saverio Proia, Fabio Ragaini, Emanuele Ranci Ortigosa, Vincenzo Rebba, Fabrizio Rossetti, Fabio Sturani Facciamo rispettare il Patto per la Salute A quasi tre mesi dalla firma del Patto per la Salute, da parte di Governo e Regioni, chiediamo si provveda a: 1. Completare il finanziamento L’ultima Legge Finanziaria ha assicurato solo una parte delle risorse previste nel Patto, rinviando a successivi provvedimenti del Governo il completamento del finanziamento. Il Governo deve stanziare ancora, con provvedimenti formali, le risorse per il 2010 (550 milioni necessari anche per abolire del tutto i “super ticket” da 10 euro e quelli necessari per i rinnovi contrattuali), per il 2011 e per il 2012. Si tratta di assicurare l’intero finanziamento previsto (106.164 milioni per il 2010, 108.603 milioni per il 2011 e 111.544 per il 2012) e quello per i rinnovi contrattuali. 2. Controllare i LEA e non solo i Bilanci Serve l’Intesa Stato - Regioni per creare la nuova Struttura Tecnica di Monitoraggio (STEM), prevista dal Patto per associare al controllo dei bilanci quello sui Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Quindi servono i nuovi indicatori LEA e i nuovi regolamenti, per valutare i comportamenti delle Regioni anche sul rispetto dei LEA e non solo sull’equilibrio di bilancio. Per essere virtuosa una regione non basta abbia i conti a posto, deve garantire buona assistenza. 3. Approvare il Decreto sui nuovi LEA Con il Patto per la Salute vi sono le condizioni per sbloccare il Decreto che opera la revisione dei LEA. Il Ministro Fazio ha già concordato con le Regioni (luglio 2009) alcune parziali modifiche, anche per superare i rilievi della Corte dei Conti che aveva fermato il Decreto Prodi (aprile 2008). La revisione dei LEA può aiutare ad innovare e ad aggiornare diverse prestazioni sanitarie, rendendole più pertinenti con il quadro epidemiologico, demografico e sociale (es. per la non autosufficienza, le nuove protesi per disabili, nuove esenzioni per malattie croniche, l’aggiornamento delle prestazioni non appropriate, le cure odontoiatriche per indigenti e minori). E può favorire finalmente la definizione dei corrispondenti Livelli delle prestazioni Sociali. Resta da costruire un vero sistema di garanzia per i cittadini sull’effettivo rispetto dei LEA. Per renderli un diritto esigibile in modo uniforme in tutto il territorio nazionale, come prescrive la Costituzione.
Fonte : Cgil Nazionale
Welfare Italia
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