29.03.2010
Jacques Séguéla. Presidente da vendere (Novità ) In esclusiva per l'ITALIA ! Un libro che rappresenta, allo stesso tempo, un’appassionante saga professionale e umana e un vero corso magistrale destinato a tutti coloro che si interessano dei meccanismi della comunicazione applicata alla politica. Uno spaccato della società contemporanea descritto senza paraventi e ipocrisie. Desiderio e fiducia “Ne ho abbastanza dell’ipocrisia, sarò cinico. Non c’è differenza tra l’atto elettorale e l’atto di consumo. I politici rifiutano di ammetterlo, ma a loro non dispiace, sono loro che ci chiedono di aiutarli a dotarsi di questo “valore immaginario aggiunto” che caratterizza le marche… e anche i Presidenti. Il consumo è un sistema di vasi comunicanti. Una delle branche è il desiderio, l’altra la fiducia. Un prodotto non si acquista se non è in grado di offrirle entrambe. La regola è la stessa per un candidato.” Gheddafi neanche per un milione di dollari “Ho sempre detto “no” a prodotti sulla cui credibilità o qualità nutrissi dei dubbi. E l’ho fatto con ancora maggiore decisione di fronte a un candidato che non rispondesse ai miei tre criteri irrinunciabili: primo, essere democratico; secondo, avere la passione e il dono di condurre il proprio paese verso la modernità ; terzo, essere onesto. Bébé Doc l’haitiano sanguinario, Kurt Waldheim l’austriaco filonazista, Chavez il dittatore venezuelano, Gheddafi il feudatario libico mi hanno interpellato invano. Quest’ultimo è giunto a propormi, per ridare lustro al proprio blasone macchiato di sangue, un contratto da un milione di dollari all’anno per dieci anni, pagato su conto in Svizzera.” L’occasione “La crisi è la grande occasione dei politici: lottare a colpi di concretezza contro l’idea immateriale della finanza impazzita e, in questo modo, riaffermare la propria utilità .” La piccola luce “Ho condotto nella mia carriera venti campagne presidenziali e c’è una costante che le accomuna tutte. Fin dal primo contatto, ho visto una piccola luce accendersi negli occhi del candidato. Un barlume destinato a crescere fino a incendiarsi. Una fiammella già accesa nel cuore del vincitore. Non sa ancora di esserlo, ma io posso già vederlo nel suo sguardo. La scelta, quindi, si indirizza verso colui che porta in sé questa piccola fiamma condivisa.” Sondaggi “Shimon Perez mi ha detto un giorno: «I sondaggi sono come i profumi.Li respiri pure, ma non se li beva». I candidati, invece, se ne ubriacano presto.” L’errore del candidato “Una campagna non la si vince, è l’avversario che la perde. Come definire meglio la vittoria di Sarkozy se non come disfatta di Ségolène? Stesso dicasi per la vittoria di Obama, che è stata prima di tutto la sconfitta di McCain. Il nostro ruolo è dunque di spingere all’errore quello che, dopo un po’, si finisce per chiamare semplicemente “l’Altro”.” L’autore Jacques Séguéla Il personaggio estroso, imprevedibile, poeta delle merci ed enfatico propagandista di se stesso, già passato alla storia come l’autore della campagna “La force tranquille” che ha portato Francois Mitterrand all’Eliseo. Figlio autentico della società della comunicazione apre a “l’immaginario delle merci” cioè alla pubblicità , come una forma di comunicazione “tra il vizio e la virtu, fra il commercio e l’arte” e con un sincero impegno civile ha messo in relazione la pubblicità con la politica cioè al momento decisivo per la democrazia che sono le campagne elettorali guidando 20 campagne presidenziali e vincendone 19 non solo in Francia e in Europa anche all’Est e in America Latina. Acquistabile subito e in anteprima sul nostro sito http://www.faustolupettieditore.it Ufficio stampa giulianamanfredini@faustolupettieditore.it
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