31.03.2010
ICHINO(PD), INEVITABILE EPILOGO PER PASTICCIO ARBITRATO ''Il Presidente della Repubblica invita il Governo e la maggioranza a una riflessione piu' attenta su di una norma in materia di sicurezza per il personale marittimo del naviglio di Stato e sulla riforma dell'arbitrato nelle controversie di lavoro: norma, quest'ultima, che interviene su di una materia delicatissima, introdotta in modo affrettato nel disegno di legge n. 1167 in seconda lettura, al Senato, e altrettanto affrettatamente modificata in terza lettura, alla Camera''. Cosi' il senatore Pietro Ichino ha commentato sul suo sito www.pietroichino.it la decisione del presidente Napolitano di rinviare alle camere il ddl lavoro. ''Nel corso del dibattito parlamentare abbiamo ripetutamente denunciato i numerosi profili di grave inopportunita', e anche incostituzionalita' di questa norma. E abbiamo anche denunciato -aggiunge Ichino- la chiusura ermetica (e arrogante) della maggioranza alle nostre proposte di emendamento''. ''Cio' che e' in discussione -spiega Ichino- non e' la necessita' del rilancio dell'arbitrato, come strumento per la soluzione delle controversie di lavoro, e in particolare di quelle relative a diritto nascenti dal contratto collettivo: il Pd ha ripetutamente presentato un emendamento tendente proprio a fare dell'arbitrato 'la voce del contratto collettivo'. Ma quello che non ha senso, e che contraddice l'essenza stessa del diritto del lavoro, e' che - come dispone l'articolo 31 della legge nella sua formulazione attuale - la clausola arbitrale, riferita anche a diritti indisponibili nascenti da legge dello Stato, possa essere inserita nel contratto individuale con cui si costituisce il rapporto di lavoro''.
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