Welfare Italia :: Dal Mondo :: KIRGHIZISTAN: no all'uso della forza Invia ad un amico Statistiche FAQ
2 Maggio 2024 Gio                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links







KIRGHIZISTAN: no all'uso della forza
7.04.2010

KIRGHIZISTAN: AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE ALLE AUTORITA’ DI NON RICORRERE
ALL’USO ILLEGALE DELLA FORZA

Amnesty International ha chiesto alle autorita’ del Kirghizistan di non
ricorrere a un uso eccessivo della forza nel tentativo di porre fine alle
proteste in corso nella capitale Bishkek e in altre citta’, in cui sono
morte decine di persone e molte altre sono rimaste ferite.

I manifestanti, scesi in piazza per chiedere le dimissioni del presidente
Bakyev dopo l’aumento dei prezzi del riscaldamento e della luce, avrebbero
prelevato armi in dotazione alla polizia e dato vita a scontri violenti.

‘Le autorita’ hanno il diritto e la responsabilita’ di proteggere la vita
e l’incolumita’ dei cittadini ma non devono fare uso eccessivo della
forza. Questa dev’essere usata legittimamente solo quando strettamente
necessario e in modo proporzionato’ – ha dichiarato Andrea Huber,
vicedirettore del Programma Europa e Asia centrale di Amnesty
International.

La tensione tra il governo e l’opposizione, cresciuta nelle ultime
settimane, e’ degenerata il 6 aprile nella citta’ di Talas, a seguito
dell’arresto di un oppositore, poi rilasciato. L’aumento dei prezzi ha
spinto l’opposizione a convocare una manifestazione di protesta per il 7
aprile.

Il presidente Bakyev ha dichiarato lo stato d’emergenza e diversi
esponenti dell’opposizione, tra cui gli organizzatori delle
manifestazioni, sono stati arrestati e accusati di aver promosso una
rivolta.

Amnesty International teme che membri dell’opposizione siano stati
arrestati arbitrariamente e rischino di subire maltrattamenti e torture in
carcere.

‘Le autorita’ del Kirghizistan devono tenere in mente che i diritti umani
non possono essere calpestati, neanche durante lo stato d’emergenza. Le
proteste non possono essere usate per restringere ulteriormente la
liberta’ di assemblea e di espressione’ – ha aggiunto Huber.

Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press@amnesty.it

Leggi tutti gli altri comunicati stampa all’indirizzo:
http://www.amnesty.it/archivio-tutte-news-comunicati.html

Welfare Italia
Hits: 1796
Dal Mondo >>
I commenti degli utenti (Solo gli iscritti possono inserire commenti)
Terza pagina

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti