7.04.2010
Direttiva orario di lavoro, riparte la consultazione delle parti sociali La Commissione europea ha chiesto il parere dei rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro per avviare un eventuale riesame delle regole europee in materia di orario di lavoro. Si tratta di un primo passo dopo che, nell'aprile 2009, i tentativi di revisione della normativa esistente erano giunti a un punto morto. Nel 2004 la Commissione aveva presentato una proposta di modifica della direttiva 2003/88/CE. Nell'aprile 2009, però, i rappresentanti dei governi e il Parlamento europeo sono giunti alla conclusione di non essere in grado di raggiungere un accordo sulla proposta nonostante una lunga negoziazione. Questa prima fase di consultazione delle parti sociali è un importante passo. Le parti sociali hanno ora sei settimane di tempo per esprimere il loro punto di vista alla Commissione. Parallelamente alle consultazioni, la Commissione ha dichiarato che condurrà una valutazione di impatto, in cui rientrerà anche l'esame dell'applicazione legale della direttiva negli Stati membri e lo studio degli aspetti socioeconomici da tener presenti all'atto di un riesame approfondito della direttiva. Secondo il segretario generale della Ces, John Monk, “C’è un chiaro legame tra orario di lavoro lungo e irregolare e maggiori problemi di salute collegati al lavoro. Anche se è cambiato il mondo del lavoro, questo punto non è cambiato. La protezione della salute e sicurezza dei lavoratori deve dunque rimanere l’obiettivo primario di ogni eventuale revisione della direttiva. È di vitale importanza per tutti i lavoratori, e lo è soprattutto per quei lavoratori la cui mansione può influenzare la vita degli altri, per esempio nelle professioni sanitarie e nei trasporti”.
fonte: http://www.osservatorioinca.org/index.php?p=text&cmd=details&tbl=sezioni_record&cat_id=12&id=633
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