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Acqua pubblica e gestione del servizio idrico integrato
24.04.2010

Acqua pubblica e gestione del servizio idrico integrato.
Il Partito democratico si è opposto alle norme fatte approvare dal governo a
colpi di fiducia e che spingono verso una privatizzazione forzata togliendo
agli enti locali la possibilità di decidere e portando al rischio di monopoli
privati nelle mani di poche grandi aziende spesso del tutto estranee ai
contesti territoriali in cui viene svolto il servizio; norme presentate sotto
il titolo di obblighi comunitari quando in realtà non c'è alcun atto
comunitario o sentenza europea che imponga di forzare l'ingresso dei privati
nel servizio idrico integrato.
Il Pd è contro il disegno di privatizzazione forzata imposto dal governo ed è
vicino a quanti lo contrastano seguendo le diverse vie referendarie.
Combattere, anche con il referendum contro la privatizzazione forzata
dell'acqua è una battaglia fondata ma lo strumento referendario da solo non
basta, è inadeguato sia per la scarsa efficacia dimostrata negli ultimi anni
(24 referendum persi su 24 negli ultimi 15 anni per mancato quorum) sia perché
sua natura abroga leggi senza definirne di nuove e più efficaci.
Il Pd vuole formulare una proposta complessiva di gestione del servizio idrico
integrato con un percorso di costruzione di un progetto di legge partecipato,
che coinvolga amministratori locali e cittadini e che metta al centro la
risorsa acqua per sua natura pubblica, da rendere disponibile a tutti e da
preservare per le future generazioni.
L'acqua, infatti, è un bene comune dell'umanità, un bene essenziale e
insostituibile per la vita. L'acqua non può che essere un bene pubblico e deve
essere garantita a tutti nel rispetto dei vincoli ambientali e al massimo
livello di qualità, secondo principi di equità e solidarietà e con criteri di
sostenibilità per preservarne la qualità e la disponibilità per le future
generazioni.
L'acqua è quindi necessariamente un bene pubblico e lo sono anche le
infrastrutture del servizio idrico che vanno gestite con criteri di efficienza
ed economicità secondo logiche industriali in grado di assicurare costi
sostenibili e qualità del servizio.
L'acqua è un bene scarso e va preservata attraverso la cura del territorio, la
manutenzione dei bacini idrografici, la tutela dei corpi idrici e delle aree
di salvaguardia.
L'acqua è un bene fisicamente limitato e come tale va prelevata e gestita
secondo criteri efficienti, in particolare assicurando la migliore
manutenzione delle reti di distribuzione, combattendo ogni forma di spreco e
governando l'uso della risorsa e la sua assegnazione per i diversi usi,
potabili, agricoli e industriali, garantendo l'obiettivo della sostenibilità
attraverso incentivi al risparmio idrico e il rispetto di standard di qualità.
Per il Partito democratico sono obiettivi irrinunciabili la tutela delle
acque, l'accessibilità per tutti, un uso razionale della risorsa che operi dal
lato dell'offerta e non si limiti a rincorrere la domanda, l'equità delle
tariffe e la massima qualità ed efficienza del servizio. Irrinunciabile anche
l'obiettivo della copertura totale del servizio di depurazione sull'intero
territorio nazionale e di una gestione sostenibile della risorsa acqua, con la
riduzione quindi di dispersioni, sprechi e usi inappropriati.
Per raggiungere questi obiettivi:
- una forte regolazione pubblica, attuata da una autorità di regolazione
nazionale di cui siano compartecipi Stato e regioni, che consenta di definire
standard di servizio, monitorare i risultati, applicare eventuali sanzioni e
quindi incentivi qualità, efficienza e risparmio per migliorare il servizio e
garantire al tempo stesso equità e uso sostenibile della risorsa acqua
- ruolo fondamentale delle regioni e degli enti locali nelle scelte di
affidamento del servizio idrico integrato nel pieno rispetto dei principi
generali, degli standard di qualità, dei livelli minimi essenziali fissati
- gestione industriale del servizio idrico integrato (ossia dell'insieme dei
servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi
civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue) anche per realizzare
economie di scala, assicurare qualità omogenea e controllabile dei servizi,
garantire sicurezza degli approvvigionamenti idrici ed efficienza nella
depurazione
- un quadro normativo chiaro e stabile che metta fine alla continua incertezza
prodotta dai ripetuti interventi del centrodestra che riparta affidando alle
regioni il compito di organizzare il servizio idrico integrato sulla base di
ambiti territoriali ottimali definiti secondo criteri di efficienza, efficacia
ed economicità nel rispetto dell'unità dei bacini idrografici, dell'unitarietà
della gestione e quindi del superamento delle frammentazioni, dell'adeguatezza
delle dimensioni gestionali, della riduzione delle sperequazioni tra ambiti
limitrofi
- tariffa come corrispettivo del servizio idrico integrato, che preveda una
tariffa sociale per dare agevolazioni a determinate fasce di reddito e ai
nuclei familiari numerosi e una tariffa che incentivi il risparmio idrico e
scoraggi quindi i consumi elevati
- meccanismi che vincolino alla realizzazione degli investimenti necessari per
il miglioramento del servizio, stimati in almeno 60 miliardi di euro con un
impegno aggiuntivo per garantire lo stesso livello di servizio in ogni area
del paese

Iniziamo da oggi un percorso di costruzione di un progetto di legge che si
articola intorno a queste linee guida e che vogliamo elaborare con i nostri
amministratori locali ed eletti, territorio per territorio, e con il sostegno
dei cittadini che vorranno firmare la petizione a sostegno della nostra proposta.

QUI DI SEGUITO E IN ALLEGATO, LE INVIAMO IL DOCUMENTO DEL PARTITO DEMOCRATICO
CON LE PROPOSTE SU "ACQUA PUBBLICA E GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO"
ILLUSTRATO OGGI IN CONFERENZA STAMPA. BUON LAVORO

Partito democratico
Ufficio stampa
via Sant'Andrea delle Fratte 16 - Roma
tel. 06-695321
ufficiostampa@partitodemocratico.it

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