28.04.2010
PER RIFLETTERE SU MARZABOTTO: ARCI SOLIDARIETA’ ONLUS ORGANIZZA LA PROIEZIONE DE “L’UOMO CHE VERRA’” Giovedì 29 aprile dalle ore 18.00 presso il centro culturale “Centofiori”, via Goito 357b Roma Una riflessione sulla strage di Marzabotto, raccontata attraverso gli occhi di una bambina di otto anni: questa in sintesi la trama di L’uomo che verrà , film di Giorgio Diritti che sarà proiettato a Roma presso l’Arci solidarietà il 29 aprile alle 18. Il film è stato girato a Radicondoli in provincia di Siena e in provincia di Bologna, con il supporto di Rai Cinema e del Ministero per i beni e le attività culturali. È stato presentato in concorso al Festival internazionale del Film di Roma 2009, dove ha vinto il Marc'Aurelio d'Oro del pubblico al miglior film e il Gran premio della Giuria Marc'Aurelio d'Argento. Ha inoltre ottenuto 16 candidature ai David di Donatello 2010, tra cui miglior film e miglior regista. Per ricostruire quella strage degli ultimi giorni del nazifascismo, Giorgio Diritti si affida, come nella sua opera precedente Il vento fa il suo giro, all’uso del dialetto (nella versione originale il film è in dialetto bolognese con sottotitoli in italiano) per raccontare una comunità e del linguaggio del cinema per costruire un messaggio sull'identità culturale. Rispetto al lungometraggio d'esordio, L'uomo che verrà si confronta direttamente con la memoria storica e tende a ricostruire la storia del massacro in modo strategico, puntando sul lato emozionale della messa in scena. Non più il punto di vista di uno straniero che tenta di confondersi e integrarsi con una comunità ostile, ma quello di un piccolo membro di una collettività , Martina, che si congiunge e si scambia con quello di tutte le vittime della strage. Per una delle più giovani abitanti del luogo, tutte quelle continue fughe dai bombardamenti e quegli scontri a fuoco sulle vallate hanno poca importanza. Da quando ha visto morire il fratello neonato fra le sue braccia, Martina ha smesso di parlare e vive unicamente nell'attesa che arrivi un nuovo fratellino. Il concepimento avviene in una mattina di dicembre del 1943, esattamente nove mesi prima che le SS diano inizio al rastrellamento di tutti gli abitanti della zona. Il film sarà preceduto dalla proiezione di Marzabotto venti anni dopo di Luigi di Gianni, e da Il cinegiornale della pace 1 (1963) da un'idea di Cesare Zavattini. Introduce il regista Ansano Giannarelli
fonte: Arci Solidarieta Roma solidarietalazio@arci.it www.arcisolidarietaonlus.eu
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