30.04.2010
Il prezzo che pagherà la Grecia In cambio degli aiuti (100-120 miliardi in tre anni) Fmi e Ue chiedono tagli al deficit del 10% in due anni. Si tratta sul congelamento dei salari, e su nuove tasse su benzina e alcolici. Merkel chiede un piano “sostenibile e credibile” ad Atene
Gli aiuti alla Grecia arriveranno presto, ma il prezzo della contropartita per Atene rischia di diventare ogni giorno più alto. Fonti sindacali citate dalle agenzie di stampa rivelano che Unione europea e Fondo monetario internazionale (le due istituzioni che erogheranno i finanziamenti) hanno chiesto alla Grecia di tagliare il deficit di dieci punti percentuali nel 2010 e nel 2011, e di tagliare i salari pubblici. Il piano di austerità in corso di negoziazione ad Atene tra governo greco, Bce, commissione Ue e Fmi dovrebbe consentire allo Stato ellenico di tornare a chiedere prestiti sui mercati nel terzo anno di programma di aiuti.
Lo stesso governo di Atene, tramite il suo portavoce Giorgio Petalotis, ha fatto sapere di non essere in grado di porre limiti (“linee rosse”) alle condizioni poste da Ue e Fmi. Petalotis ha parlato di “misure dolorose”, senza specificare se partiranno da subito o in un’altra fase del piano triennale di austerità . Nel menu dei sacrifici potrebbero rientrare aumenti delle tasse su carburanti, alcol, sigarette; tagli ulteriori alle indennità dei dipendenti pubblici, la liberalizzazione dei limiti ai licenziamenti e il congelamento degli aumenti salariali nel settore privato. Si discute anche di tagli a tredicesima e quattordicesima mensilità di stipendio.
Misure draconiane che hanno innescato la decisione, da parte dei sindacati, di indire un nuovo sciopero generale per il 5 maggio.
Lo stop posto dalla Germania agli aiuti è caduto nella giornata del 28 aprile, quando Berlino ha fatto sapere che presenterà entro il 7 maggio all’approvazione del Bundestag il contributo tedesco agli aiuti europei. “La Germania – ha dichiarato il 29 aprile la Cancelliera Angela Merkel - darà il proprio contributo al salvataggio di Atene non appena le condizioni saranno appropriate”. Merkel ha però ribadito che la Germania resta “molto determinata” nella sua richiesta di paletti e condizioni. Serve infatti - secondo la cancelliera – un piano “sostenibile e credibile” da parte del governo greco. Sulla richiesta di “azioni decise” ad Atene ha concordato anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel corso di una telefonata con la Cancelliera.
L’ammontare complessivo del piano triennale si aggira tra i 100 e i 120 miliardi di euro. Due terzi dovrebbero essere forniti dalla Ue, un terzo dal Fmi. Nel 2010 gli aiuti sarebbero di 45 miliardi di euro, di cui 30 dai prestiti bilaterali degli Stati Ue e 15 dal Fondo monetario.
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