IL MINISTRO BONDI NON VA A CANNES MA SI OPPONE AL VERO
Draquila. Sabina Guzzanti sul film dell’abbuffata sulle disgrazie e sui morti del terremoto dell’Aquila
Sabina Guzzanti ha tradotto in scene da cinema tutte le verità sul miracolo della ricostruzione dell’’Aquila, delle quali i media ufficiali non hanno mai raccontato le reali verità, cioè:. La tendopoli militarizzata, il divieto della distribuzione del caffè e del Coca cola perché Berlusconi temeva che si eccitassero gli animi, fino al vero business della ricostruzione inesistente. Ossia la creazione delle costosissime new town che hanno solo arricchito gli imprenditori e snaturato per sempre il paesaggio e il tessuto sociale di una città storica che, ancora oggi a più di un anno dalla data del 06 Aprile 2009 si trovano le macerie dappertutto. I super poteri della Protezione civile di Bertolaso che, in deroga ad ogni vivere democratico ha giocando sull’emergenza, attuando il piano “Draquila”. Il atteso documentario di Sabina Guzzanti dal titolo “Draquila”, in uscita per la Bim e al festival di Cannes il 13 maggio. Per l’esattezza: “Draquila” l’Italia che trema, l’immagine di un piccolo Berlusconi di spalle con lo svolazzante mantello da vampiro, ad indicare in estrema sintesi come il sisma del 6 aprile 2009 sia stato trasformato dal governo in una delle più clamorose speculazioni economiche degli anni dei “decreti d’urgenza di Bertolaso-Berlusconi”. Il primo ed il più vergognoso esempio di shock economy all’italiana, del capitalismo dei disastri, realizzato attraverso una insistente e pressante propaganda di regime che ha impedito in ogni modo l’emergere della verità fuori dai confini delle zone dei terremoti. Anzi, è persino servito a Berlusconi per costruirsi l’immagine salvatore della patria, sconfessata dal caso Noemi, escort, festini e Leggi salva processi esclusivamente per la sola persona di Berlusconi e lui era sempre presente con le sue numerose passerelle puntualmente diffuse dai TG ed anche da inserti ed editoriali di Menzolini. Come si vedrà nel film, ancora adesso ci sono alcuni aquilani che parlano di riconoscenza nei confronti del premier, addirittura di affetto ed una signora dice: gli voglio bene, altri; lo vorrei abbracciare e baciare. La stragrande maggioranza invece denunciano il cinismo imprenditoriale con cui sono state gestite le loro disgrazie. Sabina Guzzanti, in stile Michael Moore, li ascolta tutti, lasciando da parte la comicità e puntando il tutto sull’inchiesta giornalistica. In un passaggio la vedremo indossare nuovamente i panni del premier per un incontro in una tendopoli. Il resto è tutta denuncia, che emerge dall’ascolto e dai racconti di chi nel sisma ha perso la casa e la famiglia. Come quel padre che la notte del terremoto, rassicurato dalle indicazioni della Protezione civile che la figlia stava bene, ma invece era già morta, gli ha rimboccato le coperte. Ora che la bambina è morta sotto le macerie, l’ignaro padre non se lo può perdonare. Anche di questo è responsabile la Protezione Civile. Gli aquilani denunciano: nonostante uno sciame sismico che si verificava da mesi non è stato dato nessun allarme, non è stato previsto nessun piano di evacuazione. La verità disgustosa è che mentre gli aquilani erano morivano sotto le macerie, due cinici ed avari Imprenditori, quella notte ridevano a squarciagola sugli arricchimenti che grazie al terremoto avevano messi al sicuro con lo scandaloso e vergognoso decreto d’urgenza di Bertolaso-Berlusooni. Più dure ancora sono le testimonianze contro quella specie di “Secondo Stato” gestito da Bertolaso, che nei piani di Berlusconi poi è stato ricostruito dallo scandalo intercettazioni sul G8 della Maddalena, si stava realizzando un ulteriore scandaloso e criminoso decreto per far diventare la Protezione Civile una S.p.A.: tanti soldi pubblici gestiti esclusivamente da Palazzo Chigi, non controllati da nessuno, a disposizione di Berlusconi-Bertolaso e dei privati amici e parenti. Così come è accaduto grazie al regime di emergenza applicato persino ai grandi eventi come: i mondiali di nuoto, denuncia una Funzionaria della Protezione Civile dimessasi all’arrivo di Bertolaso, proprio perché aveva notato l’andazzo: un evento programmato anni prima? Intanto, i soldi pubblici sono finiti in questo modo anche in alcune visite del Papa in varie città italiane e chissà in quante altre urgenze create su misura. E l’opposizione dov’era? S’interroga Sabina Guzzanti che, sconsolata, mostra la tenda del Pd a L’Aquila vuota e abbandonata.Il Direttore de IlNuovoGiornaleDiMceGiovanni Fiorentini