19.05.2010
Il Presidente della CES John Monks chiede incontro a Barroso La CES chiede al Presidente della Commissione europea un vertice sociale tripartito di emergenza per discutere delle misure di austerità che saranno applicate in Grecia, Spagna, Portogallo e Romania
Testo della lettera di John Monks Caro Presidente Barroso, Le scrivo per esprimere la mia profondissima preoccupazione rispetto alle gravi conseguenze sociali delle misure di austerità assunte in alcuni stati membri dell’UE nonché alle condizioni recentemente definite per aiutare i paesi in difficoltà economiche. La Ces richiede un vertice sociale tripartito di emergenza per esaminare questi argomenti. La Grecia è già oggetto di un salvataggio molto difficile. Spagna e Portogallo stanno adottando programmi molto severi. Se è richiesto l’aiuto dell’UE, le condizioni oltrepassano in termini di severità , quelle applicate solo dal Fondo Monetario Internazionale in altri casi. I tagli applicati sono prociclici, deflazionistici e peggioreranno la disoccupazione. La ripresa nel settore privato è ancora fragile e non sarà in grado di provvedere ad una crescita compensatoria. L’”acquis sociale” viene indebolito poiché i tagli avvengono su pensioni, retribuzioni, spesa pubblica e standard occupazionali. Un risultato sono i grandi scioperi in Grecia e, ora, Spagna, Francia e Romania senza dubbio seguiranno. Un altro è la somiglianza tra le politiche attuali e quelle applicate negli anni ’30. Non c’è stata alcuna consultazione con le parti sociali europee su questo approccio di “uscita” coordinato da parte delle autorità Europee per i paesi dell’UE in difficoltà economiche e, in queste circostanze, scrivo per chiederLe di convocare con carattere di urgenza un incontro straordinario del Vertice sociale tripartito per considerare, tra gli altri fattori, la necessità di crescita e di coesione sociale. Come tappa straordinaria, sarebbe utile avere tra gli invitati il direttore del FMI. In attesa di una Sua risposta, Sinceramente, John Monks Segretario Generale Ces
fonte: cgil nazionale
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