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Cgil: Nota sulla manovra 2011-2013 di Michele Gentile
27.05.2010

Cgil: Nota sulla manovra 2011-2013 di Michele Gentile
Sulla base dei testi conosciuti fino ad oggi, elenchiamo i PUNTI SALIENTI della manovra relativi al lavoro pubblico e ai settori della conoscenza.
a) per gli anni dal 2010 al 2013 le retribuzioni complessive, compreso il salario accessorio non possono superare quelle del 2009;
Questo significa non solo il mancato rinnovo dei contratti collettivi nazionali del triennio 2010/2013, ma anche il blocco della contrattazione integrativa dal 2009 sulla quale era già intervenuto con tagli pesanti il DL 112/2008. Occorre vedere il testo dell’articolato per constatare se possano esserci anche riduzioni di retribuzione in relazione ad aumenti derivanti dalla contrattazione avvenuta nel 2010 relativa agli anni precedenti. Sicuramente ciò potrebbe essere vero per le Agenzie Fiscali ed il Ministero dell’Economia.

E’ evidente il blocco sostanziale dell’applicazione della cosiddetta Riforma brunetta nel sistema dei premi x fasce e nella disdetta dei contratti integrativi vigenti.

In ogni caso vi sarebbe il congelamento (senza successivo recupero) degli automatismi per il personale docente e non docente della Scuola. Si tratta di scatti di anzianità triennali dall’importo medio di circa 1600 euro annui che nel prossimo triennio riguarderanno non meno di 290.000 unità, che in tal modo avranno una sostanziale riduzione di retribuzione.

b) i rinnovi contrattuali relativi al biennio 2008/2009 non possono prevedere aumenti superiori al 3,2%.
Si rischia un effetto retroattivo che potrebbe riguardare tutti i contratti collettivi già firmati ed in particolare quelli dei dipendenti degli enti locali e della sanità che prevedono risorse aggiuntive; sicuramente il problema, se il testo confermerà le indiscrezioni riguarderà PS; FF.AA; diplomatici e prefetti; nonché i Conservatori e le accademie.

In particolare per PS, FF.AA. etc, il DL 112/2008 precedeva risorse aggiuntive per il rinnovo dei contratti 2008/2009 per circa 100 milioni.

c) blocco del rinnovo dei contratti triennali 2010/2013, come conseguenti all’Accordo Separato del 22.1.2009.
In base a quell’accordo separato il valore economico era pari a non meno di 7 miliardi; viene confermata l’Indennità di vacanza contrattuale ( 10 euro) e quindi alla manovra occorrerebbe aggiungere i 5.5 miliardi di euro non stanziati per il rinnovo contrattuale come contributo richiesto ai lavoratori pubblici.

d)Taglio delle retribuzioni per i dipendenti pubblici (dirigenti, professionisti, medici etc.) pari al 5% fino a 90.000 e del 10% sopra i 130.000);

e) riduzione risorse di contrattazione integrativa per Agenzie fiscali e MEF;
La misura potrebbe riguardare anche un accordo recentemente firmato

f) riduzione del 50% della spesa del 2009 per contratti a tempo determinato, cocco, interinali etc.
Con questa misura che non riguarda la Scuola, si riduce pesantemente la spesa per tutti i contratti “flessibili” che riguardano lavoratori o collaboratori delle amministrazioni pubbliche il cui posto di lavoro o la cui fonte di reddito viene pesantemente messa in discussione ( 1 ogni 2). Secondo i dati del Conto Annuale della Ragioneria Generale nel 2008 questi lavoratori sarebbero non meno di 210.000 unità.

g) estensione del limite delle assunzioni;
Continua anche per il 2013 e il 2014 il regime della sostituzione limitata del turn-over con evidenti ricadute non solo per le amministrazioni, ma anche per la stabilizzazione dei lavoratori precari in possesso dei requisiti di legge.

h) Riduzione delle finestre per il pensionamento

i) accelerazione aumento età pensionabile lavoratrici pubbliche;


j) Sulle liquidazioni del Pubblico Impiego:
2 ipotesi a) congelamento al 31.12 2010 e tfr dall’1.1.2011; b) spalmatura in 3 anni da una certa cifra in su;

k) tagli pesanti circa 5.5 miliardi per gli enti locali; e tagli di almeno 4.2 miliardi per le regioni.
Ambedue queste misure avranno ripercussioni sui servizi alle persone ed alle imprese a partire dalla sanità e dall’assistenza

l) tagli lineari del 10% alle spese dei Ministeri.
Questa misura si somma a quella già attuata con il DL 112/2008 che continua ad avere i suoi effetti anche per il 2011. In particolare per quanto riguarda la funzione della sicurezza, questa misura si aggiungerebbe a quella del 20% prevista dal DL 112 del 20%.

m) tagli per le spese per consulenze, studi, etc.

n) sembrerebbe invece saltata sia la norma che prevede in tema di protezione Civile l’abrogazione della disciplina dei “Grandi Eventi” ed il controllo della Corte dei Conti; sia la soppressione di Difesa Servizi spa ( esternalizzazione di funzioni strategiche della difesa).

o) Scioglimento degli Enti:
Si tratta di un lavoro in progress; allo stato sembrerebbe presente la soppressione di : IPSEMA; IPOST; ISPELS;ISFOL; ICE; ENTE DELLA MONTAGNA; mentre si sarebbero aggiunte province con meno di 220.000 abitanti.

p) Intervento sulla Presidenza del Consiglio (riduzione autonomia contabile, organizzativa e contrattuale)

q) Salute e Sicurezza
Non si applicano alle Pubbliche Amministrazioni norme fondamentali per la prevenzione contenute nel T.U. sulla salute e sicurezza in tema di valutazione dei rischi.

Fonte: Cgil Nazionale

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