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SSL: manovra, recepimento Accordo europeo e altro
28.05.2010

SSL: manovra, recepimento Accordo europeo e altro
La manovra del Governo interviene anche sulle tematiche relative a SSL.
Infatti il provvedimento prevede da una parte la non applicazione di quanto previsto dagli artt. 28 e 29 del TU (valutazione dei rischi) per tutte le pubbliche amministrazioni (compresi quindi ospedali, scuole, ecc.); evidentemente la tutela delle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici viene visto come un costo insostenibile o addirittura come un inutile orpello.
Dall’altra parte il Governo intende sciogliere l’Ispesl, facendolo confluire nell’Inail, considerando superfluo per questa via il patrimonio di conoscenze e la funzione di ricerca dello stesso ente. A questo proposito, vi informiamo che le organizzazioni sindacali dei lavoratori dell’Ispesl hanno indetto unitariamente lo stato di agitazione.
Tornando a quanto specificato in oggetto, il 18 maggio si è tenuto il primo incontro tra CGIL CISL UIL e Confindustria, Confartigianato, Confapi e CNA per il recepimento in Italia dell’Accordo quadro Europeo del 26.4.2007 su violenze e molestie nei luoghi di lavoro, quindi oltre il termine triennale previsto per il recepimento. Questo non può che partire dalla traduzione condivisa del testo in inglese, per poi essere meglio implementato in Italia. Ovviamente auspichiamo che non si ripeta la precedente esperienza, quando furono necessari oltre tre anni solo per condividere la traduzione di “working stress related” e il prossimo appuntamento è fissato per il 17 giugno p.v. In allegato trovate il testo originale in inglese.
Cogliamo poi l’occasione per “fare il punto” dei problemi aperti, invitando le strutture a continuare a mantenere alta l’attenzione sul tema, soprattutto in questa fase di dura crisi, e a comunicarci le iniziative in corso, in modo da darne risalto attraverso il sito internet della CGIL.
- Rapporti con il Governo: l’ultimo incontro sulla materia con la presenza del Ministro Sacconi risale al settembre 2008. Pleonastico qui ricordare quanto accaduto nel frattempo (a partire dal correttivo al TU comprensivo di manomissione dello Statuto dei Lavoratori). I decreti ministeriali attuativi del TU –tranne forse quello ex art. 11, cioè campagne in-formative - sono lungi dal vedere la luce: è probabile che con brevissimo preavviso si sia convocati per esprimere il parere (dopo insistenti domande abbiamo saputo che stanno predisponendo quelli interministeriali –ex art. 3- relativi alle varie amministrazioni pubbliche). Contemporaneamente però fiorisce una spropositata attività di gruppi di lavoro (vedi nota Taccuino del 01.04.2010 all’interno della Commissione Consultiva presso il Ministero del Lavoro (una quarantina di riunioni in 2 mesi, tutte da presidiare! Cosa che facciamo solo noi e la Confindustria), con il chiaro effetto di sfiancare e burocratizzare, mentre le vere decisioni politiche vengono prese altrove e il vero confronto tra istituzioni e parti sociali manca. Significativo poi che la comunicazione del Ministro Fazio alla Conferenza delle Regioni in merito al futuro Piano Sanitario Nazionale 2010-12, non citi mai la prevenzione nei luoghi di lavoro; elemento questo molto in sintonia con le esplicite intenzioni del ministro Sacconi di spostare l’asse della prevenzione nei luoghi di lavoro dalla sanità al Lavoro. Siamo inoltre in attesa di qualsivoglia cenno di risposta alla richiesta unitaria al Ministero del Lavoro in merito alle rendite e indennizzi INAIL.
- Rapporto con la Conferenza delle Regioni: proprio in queste ore vengono rassegnate le deleghe e, stante l’esito delle ultime elezioni, la titolarità del Coordinamento Salute e Sicurezza –nell’ambito della delega sanitaria- dovrebbe passare dalla Toscana al Veneto. La Conferenza Stato-Regioni ha all’OdG, in sede tecnica, gli Accordi sulla formazione in materia di ssl, il cui impianto noi contestammo con forza. Probabilmente a breve sarà anche esaminato il decreto attuativo dell’art. 71 (cioè apertura a soggetti privati per la verifica periodica e onerosa delle attrezzature di lavoro).
- Rapporto con le controparti: dell’iter per implementare l’Accordo europeo su violenza e molestie si è detto prima. L’intreccio con quanto definito negli accordi separati attuativi dell’Accordo separato del 22.1.09 è evidente, sia sul piano politico che tecnico. Confindustria: CISL e UIL mentre ci sollecitano l’apertura della trattativa, non hanno ancora dato riscontro alla nostra elaborazione di “piattaforma” (vedi nota/taccuino del 01.04.2010 per la revisione dell’accordo interconfederale del 1995. Confapi: continua il gioco delle parti sulla responsabilità dell’accordo separato, di cui Cisl e Uil chiedono l’attuazione attraverso un Ente bilaterale anomalo, e ciò richiede la revisione dell’accordo stesso; quindi per ora è tutto fermo, come la possibile intesa (per noi condivisibile) di cui vi abbiamo detto nella nota del 01.04.2010 .
- Collegato Lavoro: due articoli riguardano in maniera specifica la ssl. Nell’art. 3 (che il Parlamento non ridiscute) c’è una delega al Governo sul riordino degli Enti previdenziali comprensiva di un indirizzo da noi (CGIL e FLC) non condivisa e cioè il potere di indirizzo dell’Inail nei confronti dell’ente di ricerca Ispesl (vedi anche quanto scritto sopra); sull’art. 20 (non perseguibilità penale per amianto nei navigli di Stato) avete visto che ne chiediamo l’abrogazione.
- Inoltre: è ripreso un attivismo sul tema dell’amianto, che andrà seguito con grande attenzione, sia per evitare illusioni previdenziali ai lavoratori nell’attuale quadro (manovra economica) sia per rilanciare con forza i temi della sorveglianza sanitaria e delle bonifiche, mentre i nostri uffici legali stanno seguendo i processi a partire da quello di Torino in cui anche la CGIL nazionale si è costituita parte civile.

fonte cgil nazionale

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