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Sciopero generale: anche i lavoratori della scuola non statale i
19.06.2010

E’ TEMPO DI LOTTARE, PARTECIPARE E NON DELEGARE!
Sciopero generale: anche i lavoratori della scuola non statale incrociano le braccia
Il 25 giugno tutte le categorie della CGIL scioperano per dire no alla manovra iniqua e sbagliata del Governo, per dire no alla controriforma del lavoro e per chiedere più lavoro, più occupazione, più investimenti, più diritti. Per il personale della scuola non statale l’astensione dal lavoro è per l’intera giornata.
Il 25 giugno le lavoratrici e i lavoratori della scuola e delle istituzioni educative non statali complessivamente intese, curriculari e non curriculari, si asterranno dal lavoro e scenderanno in piazza a fianco di tutti i lavoratori, pubblici e privati, per dire no alla "manovra correttiva" del Governo , per dire no alla controriforma del lavoro che attacca i diritti di chi lavora, per dire basta al lavoro nero e sommerso, per dire basta all’evasione fiscale, contrattuale e contributiva e per rivendicare il diritto all’occupazione, al reddito e al lavoro.
Lo sciopero generale di tutte le categorie, pubbliche e private, è la risposta di tutta la CGIL ad una manovra sbagliata e iniqua.
La manovra è sbagliata perché non contiene provvedimenti di sostegno al reddito e all’occupazione, alla crescita, allo sviluppo; perché non contiene interventi strutturali ed efficaci contro l’evasione fiscale, retributiva e contributiva; perché non pone fine alla piaga del lavoro nero, sommerso e sottopagato che affligge la nostra economia compresi i settori privati della conoscenza.
La manovra è iniqua perché divide il Paese caricando i costi della manovra sui lavoratori dipendenti, pubblici e privati, sui giovani, sui pensionati, sulle Regioni, sugli Enti Locali e sui cittadini più esposti e perché colpisce in maniera drammatica la parte più debole del paese.
La CGIL rivendica una vera politica industriale che ponga come priorità la difesa dell’occupazione e del reddito, la crescita e lo sviluppo attraverso un “Piano straordinario del Lavoro” fondato su una politica industriale, su investimenti pubblici e sull’ingresso delle nuove generazioni nei settori strategici dell’economia pubblica, istruzione e ricerca.

Informa Email n 22 del 18-6-2010 FLC CGIL Cremona

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