2.07.2010
Lupus ludens: il gioco come arte di perdere il pelo ma non il vizio Razzismo ed esclusione sociale non sono un 'gioco' *Ma si possono affrontare con strategie ludiche* Barcis Sono arrivati da tutta Italia per partecipare alla scuola estiva di ludo pedagogia tenutasi a Barcis, i cui corsi si sono conclusi presso la Casa per ferie San Giovanni. Organizzato dall'associazione "Le barbe della Gioconda", referente italiana della Rete Latinoamericana di Gioco, in collaborazione con la Cooperativa sociale Itaca, il ciclo di corsi residenziali nella comunità barciana erano incentrati su "Lupus ludens: il gioco come arte di perdere il pelo ma non il vizio". La scuola estiva, giunta alla sua seconda edizione, ha offerto a chi lavora o vuole lavorare nel settore socio-educativo la possibilità di iniziare una formazione base in una metodologia specifica - la ludo pedagogia, appunto - quale strumento di intervento socio-politico ancora sconosciuto in Europa. Dal 2005 la ludopedagogia è stata importata con grande successo in Italia dall'America Latina, dove venne sviluppata per combattere le dittature del continente, a partire dall'Uruguay, arricchendo l'esperienza dell'educazione popolare di P. Freire con le potenzialità offerte dal gioco. Quella ludica è infatti una strategia di intervento socio-educativo per promuovere una società basata sul rispetto della dignità e della libertà umana, sulla costruzione della consapevolezza dei diritti umani e sulla capacità di lavorare ad uno sviluppo umano sostenibile e basato sulla partecipazione. L'elemento innovativo della Scuola delle Barbe della Gioconda è quello di estendere un metodo originario di un contesto di soprusi e politiche discriminatorie ad un altro contesto, quello europeo ed in specifico italiano, che si trova oggi a dover affrontare le conseguenze socioeconomiche e culturali di molte politiche dirette ed indirette di oppressione. In questo modo i corsisti hanno avuto modo di apprendere come facilitare il lavoro educativo, coinvolgere i partecipanti incoraggiandone l'apertura verso atteggiamenti differenti, stimolare la curiosità e la necessità di riconoscere l'alterità . Il gioco sviluppa la volontà di entrare all'interno dei processi attraverso la partecipazione, proponendo modalità che includono il rischio, la scoperta del sé e del mondo circostante, il potere di trasformare e costruire un altro mondo possibile. Il metodo della Scuola di Ludopedagogia vuole affrontare con uno strumento innovativo (il gioco per persone adulte) alcune delle problematiche più calde a livello europeo quali la partecipazione dei giovani, i problemi relativi all'integrazione delle persone migranti, la violenza di genere, la sfiducia nelle istituzioni, l'apatia rispetto alla possibilità di cittadinanza attiva. E ancora intervenire per modificare l'imperante clima di razzismo ed esclusione sociale nonché di discriminazione che si sta vivendo oggi in Italia, promuovendo lo scambio di buone pratiche, la cooperazione ed il lavoro di rete tra organizzazioni e singole persone che lavorano o vogliono lavorare nel settore socio-educativo e che hanno la volontà di implementare metodologie partecipative per sperimentare soluzioni innovative ai problemi sociali.
Fabio Della Pietra Ufficio Stampa Cooperativa sociale Itaca Pordenone www.itaca.coopsoc.it
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