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TOUADI (PD): IL GOVERNO ITALIANO INTERVENGA SUBITO SUGLI ERITREI
2.07.2010

TOUADI (PD): IL GOVERNO ITALIANO INTERVENGA SUBITO SUGLI ERITREI RICHIEDENTI ASILO"
Questa mattina ho depositato un'interrogazione urgente al
Ministro degli Esteri Franco Frattini per avere informazioni
certe sulla sorte dei 300 eritrei respinti verso la Libia.-
Dichiara Touadi, parlamentare del Partito Democratico.
Ancora una volta il Governo Italiano rischia di essere
correo di una palese violazione del diritto internazionale.
Gli eritrei - continua il parlamentare del PD - hanno
diritto a chiedere l'asilo politico in Europa, ma, a causa
dell'ignobile politica dei respingimenti, non e' possibile
accertare la presenza di persone che potrebbero avvalersi
del diritto d'asilo.
Le notizie che sono state raccolte dall'agenzia Fortress
Europe descrivono una situazione estremamente preoccupante.
Il governo di Tripoli ha avviato una grave escalation di
violazioni dei diritti umani. Solo alcune settimane fa e'
stata chiusa la delegazione dell'UNHCR a Tripoli. Proprio su
questa vicenda ho presentato un'interrogazione sempre al
Minstro degli Esteri ma non ho ancora ricevuto alcuna
risposta.
In base alle informazioni raccolte da Fortress Europe, le
autorità libiche si stanno preparando a rimpatriare gli
eritrei verso il paese d'origine, atto che esporra' queste
persone a sicure azioni di ritorsione da parte del governo
dell'Eritrea.
Mi auguro - conclude Touadi - che il Ministro Frattini sia
celere nel rispondermi, qualora non fosse cosi', dovro' per
l'ennesima volta registrare l'assoluto disinteresse del
Governo italiano sulle questioni attinenti il rispetto dei
diritti umani".

Interrogazione a risposta scritta
Al Ministro degli Esteri, si chiede, premesso che:
- il sito di informazione "Fortress Europe - L'Osservatorio
sulle vittime dell'emigrazione", in data 30 giugno 2010
riportava la notizia secondo la quale non si hanno più
informazioni circa la sorte di circa 300 eritrei detenuti in
Libia, parte dei quali già precedentemente respinti in
mare da Lampedusa.
- si tratta di eritrei che avrebbero diritto a entrare in
Europa e di ottenere l'asilo politico;
- nel 2009 l'Italia ha riconosciuto l'asilo politico o la
protezione sussidiaria a 1.325 eritrei
- da quando sono attive le nuove procedure di respingimento,
queste persone vengono prese in carico dalle autorità
libiche senza riuscire ad avere notizie certe sulla loro
destinazione;
- i circa 300 eritrei risultavano essere stati reclusi
presso il campo di detenzione di Misrath
- il 29 giugno le autorità libiche hanno costretto gli
eritrei trattenuti nel campo di detenzione di Misratah a
compilare un modulo per fornire le proprie generalità
all'ambasciata eritrea, e che il rifiuto degli stessi a
farsi identificare ha causato una protesta che ha portato a
scontri con i militari libici.
- nella notte tra il 29 e il 30 giugno un reparto
dell'esercito libico ha fatto irruzione con l'obiettivo di
trasferire con la forza i circa 300 detenuti presso il
centro di detenzione di Sebha;
- il trasferimento da Misratah a Sebha è avvenuto dentro 2
container di ferro, del tipo di quelli utilizzati per il
trasporto di merci sulle navi cargo, in condizioni inumane e
degradanti per l'alta temperatura, il sovraffollamento la
mancanza d'aria
- tre settimane fa il Governo libico ha espulso dalla Libia
i rappresentanti dell'Alto Commissariato dei Rifugiati delle
Nazioni Unite che operavano specificatamente nel centro di
detenzione di Misratah da 3 anni, rendendo impossibile ogni
forma di controllo circa la presenza di persone titolari
dell'eventuale richiesta di asilo politico secondo le
normative internazionali e comunitarie-:
- se il Ministro sia a conoscenza dei fatti accaduti a
Misratah riportati dai media;
- se il Ministro sia in grado di affermare con certezza che
i circa 300 richiedenti asilo politico eritrei trasferiti
con la forza da Misratah a Sebha non saranno rimpatriati con
i gravi rischi per la loro incolumità che ne
conseguirebbero
- se il Ministro sia in grado di affermare con certezza che
attraverso i respingimenti non si sta negando il diritto
d'asilo a persone che potrebbero legittimamente chiederlo;
- se il Ministro sia a conoscenza delle ragioni politiche
che hanno portato alla chiusura del centro UNHCR di Tripoli
e che tipo di azione ha eventualmente intrapreso nei
confronti delle autorità libiche
Ufficio Stampa e Comunicazione
On. Jean-Leonard TOUADI

Giulia Riva
Tel. +39 06 67 60 8797
Cell. +39 328 92 30 484
stampa@touadi.com
giul.riva@gmail.com

Mattia Stella
Tel. +39 06 67 60 8797
Cell. +39 349 25 23 398
stampa@touadi.com
mattia.stella@gmail.com

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