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Atene dichiara formalmente chiusa la guerra fredda
19.04.2003

La riunione dei 15 diventati 25 ad Atene mercoledì e giovedì scorso, ha
concluso anche formalmente il secolo della guerra fredda, ammettendo 10
nuovi paesi nella famiglia europea tra i quali Cipro, Malta, Polonia,
Ungheria, Estonia, Lettonia e dimostrando una volontà di coesione anche
sulla politica estera del vecchio continente.
La Grecia ottiene una triplice vittoria:
1. l'ingresso di Cipro in Europa e la conseguente soluzione (speriamo a
breve) del problema trentennale dell'occupazione da parte nord dei
turco-ciprioti, ottenendo totale consenso dall'unanimità dei greci e
greco-ciprioti, perfino dalla maggioranza dei turco-ciprioti;
2. la dimostrazione che anche i piccoli paesi possono svolgere alta
politica, paritaria ed autorevole in seno all'Europa, crescendo sul piano
economico, politico, istituzionale grazie alla cooperazione;
3. l'accelerazione del federalismo e dell'apertura dell'Europa verso il
Mediterraneo, i Balcani, il Medio oriente, l'Asia e l'Africa, come modello
di inclusione pacifica, basata sulla civiltà del confronto, cooperazione e
sussidiarietà.
Una voce stonata a tutto questo, la testimonianza - lamentela di Berlusconi
di essere stato ignorato, dimenticato, lasciato da parte durante i lavori in
corso ad Atene! Lui ha portato in Grecia i suoi limiti culturali e politici,
ammirava le "rovine" (sic) della Loggia di Attalo, cuore dell'Agorà ateniese
dove si svolgevano le cerimonie di sottoscrizione, e riportava ad Atene e a
Roma una dialettica di contrapposizione tra parti avversarie, solo Lui,
sempre Lui, succube dei suoi problemi politici interni in Italia...
Ben ha fatto il Presidente Casini a rivendicare una politica degna di questo
paese nel corso dell'imminente presidenza di turno italiana, che succederà a
quella greca. Berlusconi fa sapere, che da Profeta, farà incontrare le due
chiese Ortodossa di Alexios e Cattolica di Woityla, e anche di ammettere la
Russia in seno all'Europa durante la Sua presidenza, ma subito Romano Prodi
smentisce: "Non credo proprio che la Russia sia interessata a fare richiesta
di adesione in Europa ora, forse nel 2015".
Pare che il Nostro stia cercando disperatamente un coniglio da tirare fuori
dal cilindro per impressionare, per tenere il confronto con la Presidenza
greca, ma il richiamo di Casini sta lì a ricordare che per i miracoli serve
la Fede della comunione, l'unità del paese, maggioranza e minoranza, come
in Grecia, e Lui dispone solo di un Emilio...
Recentemente lo staff del premier ha chiesto da Prodi un aiuto per salvare
il salvabile, visto che l'attuale governo si trova del tutto impreparato a
misurarsi con la complessità del compito di Presidente di turno, ottenendo
la promessa del Presidente della Commissione Europea a guidare ed assistere
i passi della diplomazia italiana. E Lui che fa? Attacca l'opposizione in
ogni occasione, scredita le istituzioni, la Costituzione, rivendica la
Verità Assoluta, accusando i *diversi* di essere inadeguati, insufficienti,
emarginati! All'interno del paese, all'interno dell'Europa, nel mondo
intero! Ma stiamo scherzando? L'Italia agli occhi degli Europei, da quel che
so io, non è rappresentata da Berlusconi, viene visto e ritenuto fenomeno
telecratico passeggero, illusione collettiva e miracolistica del Paese dei
Balocchi, per molti aspetti simili a quello di Mussolini, segno di
immaturità di una buona parte del popolo credulone italico a distinguere
chiaramente la differenza tra politica democratica e populismo, pura
demagogia dei miracoli, dei pani e pesci moltiplicati.
Lega xenofoba di Bossi, Alleanza Nazionale xenofoba e antifederalista di
Fini, Centro clericale e laico di Casini e Pera, sembrano tre grossi
cocomeri sotto le due braccia di un nano! I paradossi italiani, emergono
chiaramente la sua fragilità e debolezza, i suoi nodi vengono al pettine. E
sono dolori...

Evangelos Alexandris

www.grecia.it/ilportale

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