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Insieme da 10 anni per l'accoglienza Itaca a Folkest per la Salu
15.07.2010

Insieme da 10 anni per l'accoglienza Itaca a Folkest per la Salute Mentale
*Maniago 21 luglio Udine 22 e 25 luglio Pordenone 27 luglio*
Pordenone
Da 10 anni Folkest e Itaca condividono un cammino comune per promuovere
il lavoro di rete e di incontri. Anche quest'anno ci piace ricordare che
Cooperativa sociale Itaca e Folkest, vogliono promuovere e sostenere la
vicinanza, la fratellanza, l'aiuto reciproco, al di là di ogni confine
etnico, stigmatico, religioso, fisico o di qualsiasi altro genere.
Ci piace riportare nello specifico l'attenzione alle persone con
sofferenza mentale, all'accoglienza, al rispetto di tutte le
individualità, ma anche alla salvaguardia del diritto di cittadinanza,
al potenziamento dell'autonomia ed alla valorizzazione di tutte le
abilità. Crediamo che solo partendo da questi principi esse possano
migliorare la qualità della propria vita e di chi sta attorno, della
società, nonché esprimere tutte le potenzialità che hanno.
Itaca e Folkest percorrono insieme questa strada da 10 anni: Concordia
Sagittaria (2001 e 2002), Latisana (2003), Venzone (2004), Pordenone
(2005), Maniago e Pordenone (2006), Pordenone e Portogruaro (2007), San
Donà di Piave e Pordenone (2008). San Donà di Piave e Pordenone (2009).
Per celebrare nel migliore dei modi il Decennale di collaborazione ed
amicizia tra Itaca e Folkest - in stretta collaborazione con i Comuni di
Maniago, Udine e Pordenone - quest'anno gli appuntamenti saranno
quattro: il 21 luglio a Maniago (Pn) presso il Cortile della nuova
Biblioteca civica in via dei Battiferri, il 22 e 25 luglio a Udine
presso il parco di Sant'Osvaldo ed il 27 luglio a Pordenone in piazza XX
Settembre. Tutte e quattro le serate sono inserite nei rispettivi
cartelloni delle manifestazioni estive delle tre città.
A Maniago e Udine saliranno sul palco i TerraGnora, gruppo di musica
popolare che arriva dalla Basilicata, nato nel 1997 da un progetto
dell'associazione "Loe" di Matera e della Cooperativa "Progetto
Popolare" di Montescaglioso. Da allora, in forma autonoma, lavorano
sulla riproposizione e rielaborazione di un repertorio popolare
"aperto". I TerraGnora sono una vera e propria chicca per il Folkest
2010: attraverso contaminazioni si sperimentano nella costruzione, oltre
che dei loro stessi strumenti, di contesti musicali e sociali fondati
sulla ricerca e la valorizzazione della diversità. Propongono un
repertorio tracciato lungo le linee principali della tradizione
popolare: i canti di amore, di festa, di lavoro e di protesta. Voci che
cantano di antichi riti e di nuovi soprusi: "Le nuove feste popolari
sono i cortei pacifisti, sono i blocchi stradali di Scanzano, Rapolla e
Melfi ed è lì che ci morde la taranta" -- affermano.
Ancora a Udine la Banda di Piazza Caricamento (Liguria) arriva da Genova
ed è composta da una ventina di giovani musicisti provenienti da ogni
parte del mondo. Trascineranno il pubblico con travolgenti ritmi in
un'armonica fusione di stili, linguaggi e tradizioni, in un viaggio
musicale dai forti contenuti sociali. Un progetto aperto che unisce
stili e melodie differenti, raccogliendo l'energia dei giovani immigrati
e il linguaggio delle tradizioni e culture d'origine per fonderli agli
slang e ai ritmi delle nostre città. Una "babele" musicale già famosa e
apprezzata a livello internazionale una sorta di multicolore parata di
strada che coinvolgerà il pubblico in uno spettacolo definito come un
laboratorio sociale ideato dal basso. Esempio ed insegnamento reale di
quel necessario dialogo interculturale che, oggi più che mai, deve
svilupparsi tra i popoli, tra le etnie, le culture, ma soprattutto tra
le persone.
A Pordenone ad esibirsi sarà la sorprendente violinista spagnola Judith
Mateo, che con la sua band esprime un piacevole e coinvolgente rock
folk. Figlia adottiva della Nazione Celta, viene dalle terre dove i
mulini e la pianura della Mancha dominano il paesaggio, e unisce la sua
passione per questa cultura con l'armonia del suo violino. Dalla natale
Cuenca, ha esportato le sue melodie in gran parte della geografia
spagnola e sulle scene internazionali. I suoi brani prendono spunto da
versioni tradizionali e temi propri, e la sua musica riesce subito a
catturare l'attenzione di un pubblico molto vario. L'armonia del violino
si unisce al bodhran, le tastiere, le chitarre elettriche, il basso e la
batteria suonati dai migliori musicisti spagnoli. Ne risulta uno
spettacolo in cui la tradizione celtica si fonde coi ritmi più attuali,
come il funky o lo ska, dando spazio pure a influssi orientali, arabi e
meticci.

Sia nel Pordenonese che nell'Udinese i soci di Itaca collaborano con i
locali Dipartimenti di Salute Mentale delle Aziende sanitarie da diversi
anni. Una collaborazione che è co-progettazione tesa alla
riabilitazione, risocializzazione, inserimento lavorativo, e che implica
reti e legami anche con le agenzie del territorio, a partire dalle
Cooperative sociali di tipo B e le associazioni dei familiari. In ogni
luogo si lavora per programmi individuali con le persone inserite,
cercando di usufruire il più possibile dei contesti informali esterni al
circuito "sanitario".
A Maniago da ormai più di un anno è stata avviata una nuova comunità che
accoglie persone con gravi sofferenze mentali, che hanno bisogno di cure
e attenzioni al fine di poter ricostruire i propri percorsi di vita,
dopo periodi a volte anche lunghi di allontanamento dal proprio
ambiente. Gli operatori della Cooperativa Itaca, in collaborazione con
quelli del servizio pubblico, cercano di creare un "gruppo di dimensione
familiare" per aiutarli a rassicurarsi, riappropriarsi delle proprie
capacità, relazionarsi con gli altri in modo adeguato, reinserirsi nella
dimensione sociale.
A Udine il concerto viene proposto nel cartellone della "Festa d'Estate"
all'interno della cornice del Parco di Sant'Osvaldo, un tempo sede del
manicomio provinciale e dove, quasi quindici anni fa, è iniziato il
lavoro di chiusura e de istituzionalizzazione che ha portato alla
nascita delle attuali comunità residenziali territoriali.
Oggi quegli spazi accolgono uffici pubblici, sedi di Cooperative,
Associazioni, e sono aperti ai cittadini con offerte di ristorazione e
di intrattenimento e svago, così come di incontri sportivi, che si
ripetono più volte nell'anno.
La sofferenza mentale sicuramente esiste ancora, ma trova accoglienza e
risposte (per quanto migliorabili) nel territorio, con progetti che si
attuano sia a domicilio, che nei centri diurni, nei Csm ora aperti anche
sulle 24 ore, nelle strutture residenziali dove gli operatori sono
presenti o di giorno o sulle 24 ore, con interventi assistenziali,
riabilitativi, di accompagnamento al lavoro, a seconda dei progetti
terapeutici personalizzati che vengono definiti in accordo con l'equipe
curante.

Tra gli altri servizi gestiti da Itaca a Maniago un cenno merita la
comunità di Casa Carli, che offre un servizio residenziale sulle 24 ore
prevalentemente a favore di soggetti disabili con l'obiettivo di
stimolare e sostenere l'integrazione sociale e culturale nel territorio
e nella comunità locale, e promuovere sul piano educativo-assistenziale
le abilità degli ospiti accolti. Stessi obiettivi perseguiti a Udine in
quel di Cjase Nestre.
Nella prima infanzia a Pordenone Itaca ha attivato in proprio il
servizio di Asilo nido Farfabruco (accreditato dal Comune di Pordenone)
che, in collaborazione con la famiglia, garantisce alla prima infanzia
le condizioni per un armonico sviluppo psico - fisico e sociale
attraverso un intervento educativo di cui il bambino è il vero
protagonista. A Torre di Pordenone, infine, c'è Casa Incontro, servizio
rivolto ad anziani affetti da disturbi cognitivi (demenza e Alzheimer),
per i quali la frequenza al Centro diurno può avere validità
socializzante e riabilitativa. Il piano di assistenza individuale,
formulato con la collaborazione dei familiari, prevede l'applicazione
del metodo Gentlecare.



*Maniago 21 luglio h 21.15
Cortile Biblioteca via dei Battiferri
TerraGnora (Basilicata - Matera)*

*Udine 22 luglio h 21.15
Parco di S. Osvaldo
Terragnora (Basilicata - Matera)*

*Udine 25 luglio h 20.30
Parco di S. Osvaldo
Banda di Piazza Caricamento (Liguria - Genova)*

*Pordenone 27 luglio h 21.15
Piazza XX Settembre
Judith Mateo (Spagna -- Asturie)*


Le schede dei gruppi

*TerraGnora*
Il loro genere è la musica popolare, tradizionale, agropop, etnica. Così
almeno si definiscono su Facebook. Arrivano da Matera e sono Tommaso Di
Marzio (percussioni, voce), Adele Caputo (voce), Piero Pacione (chitarra
battente, chitarra classica, voce), Rino Locantore (cupacupa, bottiglia,
bidon bass, armonica,voce), Daniele Gagliardi (tamburi a cornice, tromba
degli zingari), Massimo Carlucci (cupacupa, trozzola, campanacci),
Gregorio Giamba (violino). Arrivano da Matera e la loro etichetta
discografica è Onyx Jazzclub, Nigrizia Multimedia.
Il gruppo nasce nel 1997 da un progetto dell'associazione "Loe" di
Matera e della cooperativa "Progetto Popolare" di Montescaglioso e, da
allora, in forma autonoma, lavora sulla riproposizione - rielaborazione
di un repertorio popolare "aperto". Attraverso contaminazioni il gruppo
si sperimenta nella costruzione di contesti musicali e sociali fondati
sulla ricerca e la valorizzazione della diversità, proponendo un
repertorio tracciato lungo le linee principali della tradizione
popolare: i canti di amore, di festa, di lavoro e di protesta. Sulle
vibrazioni delle cupacupa si inseriscono le melodie cicliche delle
chitarre in un'atmosfera segnata dal percuotere incalzante dei tamburi.
Le voci cantano di antichi riti e di nuovi soprusi. "E' il nostro canto
del Sud, con la testa in aria e i piedi per terra: in questa regione di
santi, maghi, petrolio e salotti".
Sul palco sono travolgenti e danno un'idea di quanto la musica, a volte,
possa trasformarsi in un impegno fisico. Due chitarre e cinque
percussioni, dai normali tamburi, ai cupacupa, alle trozzole, al tamburo
a cornice. Un treno in corsa di musica popolare cantato in dialetto
materano e montese. Pizzica la taranta e il fragore dei campanacci si
affaccia prepotente. Blocchi stradali, nottate e gente per le strade in
una lunga processione. Rullano i tamburi con lontani echi di battaglie
fino a quando le corde della chitarra battente danno l'atmosfera di una
melodia.


*Banda di Piazza Caricamento*
La loro etichetta discografica è la Babelsound (dalla loro pagina su
Facebook) e altro non poteva essere per un gruppo che arriva da India,
Marocco, Messico, Brasile, Russia, Senegal, Rwanda, Sri Lanka, Germania,
Cile, Italia. La BPC nasce come simbolo artistico della convivenza e
della non violenza, della creatività e della metamorfosi culturale, per
la definitiva consacrazione di Genova città multietnica. Formata da 16
musicisti, la banda è un ensamble di giovani provenienti dai cinque
continenti e che risiedono nel capoluogo ligure.
Si fanno portavoce d'integrazione e testimoni delle tradizioni dei loro
paesi fondendo, in un sound incalzante e prorompente, i ritmi cubani
delle congas, quelli africani della darabouka e del djembe, le voci rap
delle metropoli, le melodie vocali dell'Europa dell'est, del Brasile,
dell'India e dell'Italia, i magici arpeggi della kora, l'arpa africana,
e tanti altri strumenti che dialogano e si fondono. Il flusso sonoro è
corredato da interventi di danza.
Già dal loro primo esordio, nell'aprile del 2007 a Palazzo Ducale in
occasione della Festa di Liberazione, con la potenza delle percussioni e
l'incanto delle voci hanno riscosso un notevole successo di pubblico e
critica, ottenuto anche in diverse città e importanti festival. Un nuovo
viaggio musicale dai forti contenuti sociali diretto ed ideato da Davide
ferrari, prodotto da Echo Art e sostenuto dal Comune di Genova
La BPC è composta da: Yana Odintsova (voce, danza), Nadesh
Joythimayananda (voce, danza), Jennifer Villa (voce), Tatiana Zakharova
(voce), Albert Sardei (voce, keybords), Kasun Mawasinha (batteria,
electronic percussions), Abdel-rrazaq El Aidi (voce, darbouka, bongos,
qaraqqeb), Pino Parello (basso & fretless bass), Olmo Manzano Anorve
(congas, batà, sonagli, timbales), Bassirou Bass (tama, sabar, doum
doum), Cheikh Fall (kora, djembee), Elias Salvini (tromba, percussioni),
Kiangpo Hau (chitarra), Matteo Scuro (danza, shaker), Daniele
Adrianopoli (sound mixer). Direzione musicale di Davide Ferrari (voce,
theremin, bamboo sax, jew's harps, hang).


*Judith Mateo*
Figlia adottiva della Nazione Celta, viene dalle terre dove i mulini e
la pianura della Mancha dominano il paesaggio, e unisce la sua passione
per questa cultura con l'armonia del suo violino. Dalla natale Cuenca,
ha esportato le sue melodie in gran parte della geografia spagnola e
sulle scene internazionali. I suoi brani prendono spunto da versioni
tradizionali e temi propri. L'armonia del violino si unisce al bodhran,
le tastiere, le chitarre elettriche, il basso e la batteria suonati dai
migliori musicisti spagnoli. Ne risulta uno spettacolo in cui la
tradizione celtica si fonde coi ritmi più attuali, come il funky o lo
ska, dando spazio pure a influssi orientali, arabi e meticci.
Parlare di musica celtica nelle Asturie, vuol dire parlare di grandi
musicisti e interpreti, di bande di gaiteros, di voci malinconiche, di
tradizione mescolata coi ritmi della modernità. Due passioni sono la
chiave per comprendere questa donna dalla solida formazione musicale:
quella per l'insegnamento (è insegnante di violino), e la musica
irlandese, a cui si è avvicinata negli anni in cui completava la propria
formazione come primo violino dell'orchestra Sinfonica dell'Università
di Waterford.
La sua opera in aiuto al popolo Saharaui la porta a organizzare concerti
benefici nel Sahara algerino con artisti locali e internazionali, come
nel marzo del 2008 al Festival Música y Teatro organizzato dal Ministero
della Cultura spagnolo e altre organizzazioni. Ha lavorato per molte
stagioni con Red de Teatros e Università di Castilla-La Mancha e altri
organismi pubblici, con diversi programmi di supporto culturale alle
popolazioni della sua regione.
Si è esibita in tutta la Spagna, partecipando a festival importanti
quali il Festival Celta di Collado--Villalba (Madrid), Folkomillas
(Cantabria), Festival Pecata Minuta (San Javier, Murcia), Festival
Alamar Culturas Mediterráneas (Almería), alla programmazione musicale
del quinto centenario del Don Chisciotte, così come in alcuni dei più
rinomati teatri e auditorium nazionali.


Fabio Della Pietra
Ufficio Stampa
Cooperativa sociale Itaca
Pordenone
www.itaca.coopsoc.it

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