27.09.2003
Il Comitato di Gestione del CTS Ponte delle Gabelle invita ALLA MOSTRA COLLETTIVA DEI PITTORI CONTEMORANEI
Claudio Annaratone, Alessandro Cravera e Salvatore Carbone aperta tutti i giorni da lunedì a venerdì dalle 14,30 alle 18,30 dal 26 settembre al 15 ottobre 2003
ed alla inaugurazione della mostra alle ore 18,00 del 26 settembre con il concerto
DELL’ORCHESTRA JAZZ ”ACCORDIANA
brani classici dal repertorio delle orchestre Jazz (D. Ellington, C. Basie ecc.)
ed Happy hours offerto dall’Associazione ASOPEC
----------------------------------- ASSOCIAZIONE “La Conta” Storie e culture di genti del mondo ORGANIZZA UN CORSO DI CANTO TRADIZIONALE
“Dal repertorio dell’area cremonese-lodigiana”
TENUTO DA: AURELIO CITELLI Il corso avrà : · frequenza settimanale, il martedì, per 5 lezioni;
· data d’inizio ed orari: ll 30/9/2003 - dalle ore 21.00 alle ore 23.00;
· capienza massima di 25 persone .
· sede: C.T.S. Ponte delle Gabelle – Via San Marco, 45 – Milano;
· prerequisiti: nessuno in quanto è un corso di base;
· repertorio di riferimento : area cremonese-lodigiana ed più precisamente il repertorio dei canti più significativi delle Sorelle Bettinelli.
AURELIO CITELLI
E’ tra i fondatori e voce principale del Gruppo musicale lombardo dei Baraban, attivo da quasi 20 anni in tutti i paesi d’Europa.
Da anni studioso e ricercatore di tradizioni popolari ha realizzato, anche in collaborazione con l’Associazione Culturale Baraban, importanti pubblicazioni, mostre ed incisioni discografiche per la conoscenza delle genti lombarde e dell’area delle provincie di Alessandria, Genova, Pavia e Piacenza.
Per informazioni ed iscrizioni: telefonare a Mario al n° 3386267105
o scrivere all'indirizzo e mail:ass.laconta@libero.it Associazione “La Conta” O.N.L.U.S. ai sensi del D.L.G.S. 460 art.10 Via Bagutta 12 – 20100 Milano
------------------------------------------------- L'Associazione La Conta è lieta di invitarVi alla serata di presentazione dell'Associazione culturale "Equinozi" che ci sarà domenica 28 settembre 2003 alle ore 20,30 presso la sala I° Maggio della Cooperativa Sassetti di Via Sebenico 21 a Milano, come meglio indicato nella lettera di invito dell'Associazione stessa, che riportiamo di seguito.
Presentazione dell'Associazione "Equinozi"
Siamo consapevoli dell’ impegno necessario oggi per dare avvio a un’ associazione culturale il cui fine è quello di promuovere e agevolare la diffusione della cultura e delle tradizioni popolari.
Si tratterà di promuovere la cultura e la tradizione popolare quale elemento di testimonianza della storia. È impensabile che i più giovani, che sono tenuti a conoscere i fatti fondamentali della Storia, non vengano a conoscere invece i quadri del mondo popolare; sono una specie di frammenti in seno alla storia ufficiale, ma che, proprio come le molecole di un corpo fisico, costituiscono parti inscindibili di quella storia. È impensabile che i giovani non vengano a conoscere questi quadri che riguardano situazioni sociali recentemente trascorse o addirittura ancora vive, e nelle quali in molti potrebbero scoprire legami persino familiari, tuttavia negati per una sorta di rimozione e comunque per una mancanza di consapevolezza.
Il senso della Storia risiede nel tenere conto del pensiero e delle evoluzioni, i quali hanno caratterizzato la quotidianità dei singoli e della collettività che ci hanno preceduti. Il senso della Storia risiede pure delle ritualità che scandiscono la stagioni della vita e della natura, delle costumanze che conferiscono ancora oggi caratteri esclusivi alle popolazioni e ai territori.
Questa è la preziosa varietà delle culture e delle tradizioni popolari.
Si tratterà inoltre di contrastare una tendenza imperante che enfatizza il consumismo e un acclamato benessere a tutti i costi.
Si tratterà di contrastare una strategia politico economica, attuata con i più suadenti stratagemmi e imposta ormai su scala planetaria anche ai cinque sensi dell’umanità che necessita dell’essenziale per sopravvivere.
Si tratterà di disarmare quella mentalità , ambiziosa nelle sue manifestazioni, che pretende di coinvolgere persino il mondo della cultura in operazioni più affascinanti che consistenti. Esse risultano certo di rapida realizzazione e dunque di facile successo: ma in verità , non rispettano i ritmi lenti e le faticose incertezze di progetti di autentica conoscenza.
In questo clima, il vaglio faticoso degli Atti dell’umanità , per individuare la ricche e numerose tracce di microstoria del popolo e delle tradizioni, può apparire un’operazione passatista a colori i quali sono convinti che tutto, in questo mondo del terzo millennio, debba incominciare da oggi, senza fare i conti con il passato. Risulta perciò abbastanza diffusa una sorta di timore, quasi di imbarazzo, a difendere la sostanza e il senso dei valori del passato, anche per quanto concerne il mondo delle tradizioni popolari.
Invece noi siamo fermamente convinti che proprio quei processi siano costitutivi del nostro modo di essere; e che, pur in questo momento di straordinarie innovazioni e innumerevoli sollecitazioni, si debba tuttavia continuare a custodire e tenere vivi nei nostri meccanismi più intimi proprio quei processi della memoria e dell’esperienza, essenziali per la costruzione del nostro sapere e per riconoscere il senso autentico delle nostre esistenze.
Milano, settembre 2003
Welfare Italia
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