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Ultimissime news dall'Anci Lombardia
28.09.2003

I COMUNI PREOCCUPATI PER LA FINANZIARIA GIUDIZIO SOSPENSIVO IN ATTESA DI PROPOSTE CONCRETE

Si è tenuto l’incontro del comitato direttivo dell’ANCI presieduto dal sindaco di Firenze Leonardo Domenici, alla presenza dei responsabili della finanza locale assessore Galletti di Bologna e sindaco Chiamparino di Torino con la partecipazione del presidente della consulta nazionale dei piccoli comuni, on. Giuseppe Torchio.
L’incontro seguita un “tete a tete” tra l’associazione e il governo nel corso del quale, tra l’altro, veniva annunciata la decisione irrevocabile di riformare la Cassa DD.PP., così come avvenuto in altri paesi europei quali la Francia e la Germania in modo da fuoriuscire dagli stretti parametri del patto di stabilità.
Il direttivo dell’ANCI, ha deciso, al momento, di esprimere un giudizio sospensivo sulla manovra del governo, in attesa di verificare le proposte concrete previste in finanziaria, pur confermando la propria posizione fermamente negativa, in particolare sul condono edilizio che rappresenta un incentivo all’illegalità e non prevede adeguate forme di compartecipazione degli enti locali.
Manca inoltre un disegno chiaro di federalismo fiscale e, secondo Torchio, le stesse ipotesi di riforma della Cassa DD.PP., pur prevedendo la permanenza della rappresentanza degli enti locali dovrebbero aprirsi alla compartecipazione azionaria di comuni e province, evitando gli assurdi tetti d’accesso alla rinegoziazione dei mutui ed all’aumento della loro durata, introdotti recentemente dalla direzione generale, al di fuori del mandato parlamentare del decreto governativo.
Se la “privatizzazione” della Cassa – ha continuato il presidente dell’ANCI Lombardia – dovesse significare che il governo realizza le grandi infrastrutture con uno strumento che esce dal patto di stabilità, mentre invece vi restano dentro gli enti locali che oltretutto, sono penalizzati nei limiti d’accesso e di durata, tutta l’operazione non mi sembra che rappresenti un buon affare.
Inoltre sono segnalati dei ritardi nella lavorazione delle pratiche, risposte negative sul fondo progettazione in conseguenza della mancata approvazione del decreto interministeriale tra le Infrastrutture e Ministero dell’Università e dell’Educazione per quanto riguarda il fondo di progettazione per la messa a norma degli edifici scolastici dopo il terremoto del Molise.
Inoltre non è stato fatto alcuno sforzo per ricostruire il fondo per la viabilità locale e provinciale mentre si parla sempre e solo di prolungamento delle concessioni autostradali senza che ci siano adeguate risorse per le reti locali.
Così facendo realizzeremo, magari tra dieci anni, grandi opere e non avremo, nell’immediatezza, le risorse per la normale manutenzione delle reti quotidiane dei servizi.
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ANCI CONTRO ESPROPRIAZIONE DI COMPETENZE COMUNALI NELLA LEGGE OBIETTIVO

In relazione all’annunciata partecipazione, a mezzo di articoli diramati dal comitato contro le autostrade, ad un’iniziativa riferita alle grandi infrastrutture, che si terrà a fine ottobre a Verona il Presidente dell’ANCI Lombardia, on. Giuseppe Torchio, ha confermato l’adesione motivando la presenza non tanto ad una contrarietà generalizzata alla realizzazione di opere che interessano il Paese quanto alla mancata partecipazione degli Enti Locali nella definizione dei progetti collegati a tali iniziative.
Anci infatti ha motivato la sua posizione nel corso del dibattito parlamentare sulla “Legge Obiettivo” e si è riconosciuta nel ricorso costituzionale presentato contro tale norma da parte di alcune regioni.
Per altro pare che gli orientamenti dei giudici siano favorevoli alle istanze regionali e pertanto dovrebbe essere riconsiderata la posizione delle autonomie locali che in tutta la vicenda sono state praticamente estromesse.
Ciò, ovviamente, per le opere previste nella “Legge Obiettivo” e non per altre iniziative che, invece, hanno visto e vedono tale presenza e ruolo.
Altro argomento sempre riferito alla “Legge Obiettivo” è la realizzazione d’infrastrutture Spa, società creata con capitale della Cassa DD.PP. per la concretizzazione dei progetti legati alle opere previste dalla “Legge Obiettivo”.
Anche in questo caso i rappresentanti degli Enti Locali sono stati esclusi da qualsiasi ruolo e dallo stesso Consiglio di Amministrazione della società.
Ora, la possibilità di realizzare le grandi infrastrutture, senza incidere sul patto di stabilità, a cui soggiace, necessariamente, anche l’Italia, porterà alla privatizzazione della Cassa DD.PP. con il rischio di un indebolimento della sua centocinquantennale attività a favore degli Enti Locali e delle loro reti di servizi.
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Una trentina di strumenti urbanistici del Cremonese fermi
in Regione. Torchio e Corada chiedono una sollecita approvazione


Sono trenta gli strumenti urbanistici comunali nella provincia di Cremona, che si trovano in fase di approvazione. Questi trenta Comuni rischiano di venire penalizzati oltremisura se non verranno al più presto approvati dalla Regione.
"Il problema - ha evidenziato l'on. Giuseppe Torchio, presidente di Anci Lombardia in una lettera all'assessore regionale Alessandro Moneta a firma congiunta con il presidente della Provincia di Cremona Gian Carlo Corada - è che la Regione Lombardia ha conferito alle Province con la legge regionale 1/2000,la competenza su questa materia. In attesa che il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale acquisti piena efficacia con la sua pubblicazione sul B.U.R.L. e che contestualmente siano trasferite ai Comuni le funzioni relative all'approvazione degli strumenti urbanistici comunali, si rischia che questi strumenti urbanistici restino a lungo fermi, con tutte le penalizzanti conseguenze del caso".
"Al fine di non ritardarne l'approvazione - scrivono ancora i presidenti Torchio e Corada all'assessore Moneta - e di sciogliere il clima di incertezza giuridica e operativa che ora grava su tutti gli operatori pubblici e privati, si sollecita la conclusione degli iter istruttori già in atto in Regione. Si tratta di un passaggio importante, non certo formale, che se si concretizzerà servirà a premiare il lavoro condotto insieme da tutte le amministrazioni locali (Piano Territoriale partecipato e condiviso da oltre il 75% dei Comuni) e dunque si sollecita una rapida risposta alle attese della comunità cremonese".

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