3.09.2010
*Dalla Chiesa, Sonia Alfano, servitore dello Stato vittima dell’isolamento e delle istituzioni colluse* Palermo, 2 Set. “Mentre il prefetto generale Dalla Chiesa combatteva Cosa Nostra e le sue infinite ramificazioni da vero servitore dello Stato, quello stesso Stato, come egli stesso denunciò pubblicamente nell’intervista rilasciata a Giorgio Bocca nell’agosto del 1982, non gli concedeva gli strumenti necessari, isolandolo e costringendolo a condurre una guerra impari. Purtroppo i mandanti politici di quella strage sono rimasti anonimi e impuniti”. Lo ha detto *Sonia Alfano*, Presidente dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, ricordando il Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo, freddati il 3 settembre del 1982 in Via Carini a Palermo. “Ovviamente tra i partecipanti alle commemorazioni ufficiali, come ogni anno, si potranno riconoscere personaggi ipocriti che con la loro azione politica avvantaggiano le mafie, gli stessi che qualche settimana fa hanno pianto la morte di Francesco Cossiga -conclude- che attaccò ferocemente il Generale Dalla Chiesa rischiando addirittura la procedura di impeachment”. -- Valeria Bonanno (Cell. 349-1639415) http://soniaalfano.it http://www.familiarivittimedimafia.com
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