5.09.2010
Aggiornamneto sulla situazione in Darfur Un trattato non basta: non dobbiamo mai dare per scontato che gli impegni presi sulla parola Darfur, 1 / Rinnovato di un anno il mandato della missione Onu-Ua Il mandato della missione congiunta Onu-Ua in Darfur (Unamid) è stato rinnovato per un anno, fino a luglio 2011. I caschi blu sono in Darfur dal 2007. Il compito della missione è quello di «assicurare la protezione dei civili e favorire il loro accesso agli aiuti umanitari». Inoltre le forze Unamid dovrebbero coordinarsi con la missione delle Nazioni Unite in Sudan (Unmis) in vista dell’organizzazione dei referendum relativo all’autodeterminazione del Sud Sudan e della regione di Abyei, previsto nel 2011. Darfur, 2 / Rapiti e liberati due poliziotti giordani e due piloti russi Due poliziotti giordani della forza di pace Onu-Ua (Unamid) sono stati sequestrati il 14 agosto a Nyala, nel Darfur occidentale. I due poliziotti erano a bordo di una vettura dell’Onu insieme ad altri due ufficiali giordani, quando tre uomini armati li hanno fermati obbligandoli a scendere. Gli aggressori hanno requisito il veicolo e si sono allontanati con i due poliziotti verso le montagne del Jabal Marra. Una parte della zona del Jabal Marra è considerata ‘roccaforte’ dei ribelli del Movimento di liberazione del Sudan (Slm) di Abdel Wahid al Nur che hanno però negato qualsiasi coinvolgimento. I due agenti sono stati liberati un paio di giorni dopo e sono rientrati sani e salvi alla loro base. Il 30 agosto a Nyala un piccolo gruppo di uomini armati ha sequestrato anche tre piloti russi che lavoravano con la compagnia aerea Badr Airline. Il giorno dopo un portavoce dell'esercito sudanese e l'inviato speciale del Cremlino a Khartoum (Mikhail Margelov) hanno fatto sapere che i tre sono stati rilasciati dopo lunghe trattative con i rapitori. Abdel Hamid Kasha, governatore della regione, ha invece fornito una diversa versione dei fatti: «Le guardie di frontiera hanno liberato i russi dopo gli scontri con i rapitori». Il 30 agosto è stata liberata anche un'operatrice umanitaria americana rapita in maggio in Darfur e tenuta quindi sequestrata per oltre tre mesi. La donna , che lavora per l'organizzazione ''Samaritan's Purse'', si trova in in buone condizioni di salute'. Darfur, 3 / Cinque operatori umanitari allontanati Le autorità del Darfur occidentale in agosto hanno chiesto l’allontanamento di cinque operatori umanitari: il capo dell’ufficio di el-Geneina (capitale del Darfur occidentale), dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), due importanti responsabili dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) e due responsabili del Comitato internazionale della Croce Rossa. Secondo l’agenzia di stampa francese Afp l’ordine non è venuto dal governo centrale di Khartoum ma da autorità locali. fonte : www.campagnasudan.it
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