Niente diretta per i sindacati, Annunziata: "Manifesta mancanza di pluralismo"
La Rai non concederà la diretta per la manifestazione che sabato 4 ottobre i sindacati terranno a Roma.
Il Cda ha infatti bocciato la richiesta con quattro voti contrari, quelli dei quattro consiglieri, e con la sola approvazione di Lucia Annunziata, che aveva accolto e portato in consiglio la richiesta dei rappresentanti dei lavoratori di coprire la "Confederazione Europea dei sindacati".
Il presidente della tv pubblica non ha per nulla preso bene l'esito della votazione e, abbandonando la riunione per protesta, ha denunciato una "manifesta mancanza di pluralismo".
Da parte loro, gli altri quattro componenti hanno giustificato il loro gesto dicendo che l'eventuale diretta televisiva sarebbe "in contrasto con le direttive, stabilite all'unanimità dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza e dallo stesso Cda l'8 aprile di quest'anno".
Naturalmente le reazioni politiche e sindacali non si sono fatte attendere, il rifiuto di mandare le telecamere a Roma ha provocato uno sdegno ancora maggiore a causa dello spot a reti unificate mandato in onda dalla televisione di Stato lunedì sera nell'ora di massimo ascolto.
Il diessino Cesare Salvi ha denunciato "un'emergenza sociale e democratica", Savino Pezzotta ha invece annunciato una risposta "precisa e decisa".
Il leader della Cisl è stato categorico: "Vietare la manifestazione è solo una dimostrazione di disinformazione e di censura nei confronti di milioni di lavoratori europei".
Inoltre, tutte le organizzazioni sindacali hanno voluto prontamente esprimere solidarietà a Lucia Annunziata, per la "sua coerenza e per il suo coraggio" ed hanno espresso "profondo sdegno per la decisione della Rai".
Non è la prima volta, da quando il centrodestra è al potere, che la tv di Stato usa l'arma della censura per tappare la bocca alle voci scomode. Il duo Baldassarre-Saccà aveva per esempio oscurato la manifestazione contro la guerra del 15 febbraio.
Viale Mazzini si era rifiutata di trasmettere la diretta regalando a La7 gli ascolti, nonostante una mozione firmata da oltre duecento parlamentari di Ulivo e Rifondazione Comunista.
da www.centomovimenti.it