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DETERRENTE, O SOLO UNO STRUMENTO VIGLIACCO, L'AUTOVELOX ?
19.09.2010

DETERRENTE, O SOLO UNO STRUMENTO VIGLIACCO, L'AUTOVELOX ?
E' legittimo pensare, alla luce di varie constatazioni che non siano di parte (ripeto, che non siano di parte) che, quanto ad efficacia socialmente utile, lo scopo che questo famigerato e vigliacco aggeggio chiamato "autovelox" intenderebbe perseguire, faccia più vittime fra le persone per bene anziché colpire duramente gli incivili della strada. E mi spiego.
Almeno a mio avviso, tenuto conto del personale tecnico ed amministrativo che viene impiegato per gestire un autovelox, ritengo che alla lunga esso costi molto di più in termini sociali ed economici rispetto all'utilizzo di qualche operatore da posizionare in qualche punto nevralgico della circolazione stradale. A seconda ovviamente dei luoghi e delle necessità..
Premesso che io sarei, per natura, contro ogni divieto e demanderei al buon senso ed alla educazione l'utilizzo della strada, io farei un discorso diametralmente opposto all'utilizzo di certe vigliaccherie, alias gli autovelox, i quali, non nascondiamoci dietro ad un dito, stanno snaturando ormai da troppo tempo la loro specifica funzione, essendo stati trasformati tout court in strumenti di cassa per le amministrazioni comunali (che io denuncerei) e non già strumenti di deterrenza contro gli incivili della strada. E ciò perché il governo ha tolo l'ICI e quant'altro agli enti locali. E' vero o no ?
Ed allora ? Io utilizzerei questi strumenti demenziali che sottraggono punti alla patente, per segnalare invece gli "indici di civiltà-inciviltà" delle persone. Ecco un esempio, se vuoi anche ingenuo e difficile da attuare. Se un automobilista incivile supera limiti che potrebbero essere considerati pericolosi nel contesto sociale (non sono certo i 10 km in più che stabiliscono questi parametri) , non si fa altro che.aggiungere dei punti di inciviltà alla patente e, quando detti punti avranno raggiunto un certo numero, mettiamo 50, 100, o anche meno, anziché togliere la patente, si toglie il diritto civile all'incivile (scusate il bisticcio), tanto da non consentire più di accedere ai pubblici uffici, al voto e quant'altro, trascrivendo il loro nome sulle bacheche dei municipi. .
In questo modo :
1) si eviterebbe di far imbestialire l'utente della strada con multe da capogiro e ritiro punti dalla patente senza peraltro perseguire lo scopo che si vorrebbe (ricordiamo che l'utente non è una macchina da "tarare" come l'autovelox), solo perché anziché andare a 50 Km/h. andava a.54;
2) si modificherebbe il modus operandi, invero attualmente molto e molto sindacabile, degli operatori stradali che, paradossalmente, sulla strada, quando hai davvero bisogno di loro, anche per urgenti necessità, non ci sono quasi mai;
3) si ripristinerebbe un certo clima civile fra operatori ed utenti nell'interesse di un buon rapporto fra cittadini ed Istituzioni, rapporto che oggi certamente non esiste e che, a questo modo, viene ad essere sempre più compromesso: basterebbe approfondire presso le varie associazioni a difesa del cittadino..
Va da se, ma questo vorrebbe essere un semplice pourparler, che se le istituzioni intendono continuare a lavorare in questo modo, ossia in un percorso unidirezionale, dovrebbero anche proibire che ci costruiscano macchine che vanno a 300 Km/h.già di per sé strumenti di morte, se vogliamo. Ma qui andrebbero contro gli interessi di chi le costruisce., e mi verrebbe da aggiungere anche " al pari di colotro che costruiscono gli autovelox."
Ed infine, sempre in tema di educazione stradale, senza apparire un guastafeste provocatorio, mi par di poter dire - come sostengo peraltro da anni - che l'uso delle cinture di sicurezza deve essere reso facoltativo, stante il fatto che ancor oggi non è stato dimostrato che le stesse abbiano davvero un senso protettivo, ne abbastanza utile, sia per quanto attiene alla salvezza delle persone, che come attenuazione di costi sociali nel caso di incidenti, fermo restando l'obbligatorietà della tutela dei bambini con gli attuali accorgimenti, tipo seggiolini.
Ma, per favore, non rispondetemi che anche l'America impone da anni le cinture e quant'altro. Abbiamo forse da imparare da loro ? E le macchine non sono forse cambiate da anni quanto a sicurezza ? Ora ci sono anche gli "airbags", che, a mio avviso, corrono il rischio di soffocarti in caso di scoppio, qualora la cintura di sicurezza non dovesse bloccarsi a debita distanza nel caso di forte impatto. Non è che siamo un po' fuori dei tempi e che si impone qualcosa di diverso per la sicurezza ?
Io la butto lì così, ma se qualcuno vorrà raccogliere il suggerimento.anche con qualche altra utile argomentazione, ben venga !

Arnaldo De Porti

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