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IO FACCIO LA SPESA GIUSTA
22.09.2010

IO FACCIO LA SPESA GIUSTA: ANCHE LA CATENA DI ACCESSORI MODA “ACCESSORIZE” ADERISCE
E cresce la diffusione delle borse in cotone certificato Fairtrade: da settembre anche in tutti i punti vendita IKEA, all’interno della “Bottega svedese” e dei Take – Away Bistrot.
IKEA sceglie le borse in cotone certificato Fairtrade: da settembre, la catena svedese metterà a disposizione dei suoi clienti, all’interno della “Bottega svedese” e dei Take – Away Bistrot, shopper equosolidali. Si tratta di un ulteriore passo, in linea con le politiche attuate da IKEA, inclusa IKEA Food, per garantire il rispetto delle persone e dell'ambiente lungo tutta la catena di fornitura dei propri prodotti e servizi, fino alle materie prime. Il cotone certificato Fairtrade proviene da Agrocel, organizzazione di produttori indiani che attraverso il prezzo stabile garantito e riconosciuto dal sistema e il Fairtrade premium riesce ad investire nello sviluppo dell’impresa e in servizi sociali e sanitari per la comunità. Stessa filiera per le borse in cotone di Accessorize che durante le settimane della spesa giusta saranno messe in particolare evidenza all’interno dei 60 punti vendita della catena in Italia. L’adesione di Accessorize alle settimane della spesa giusta, si inserisce all’interno della più ampia iniziativa che vede la partecipazione delle maggiori insegne italiane della grande distribuzione (Auchan, B’io, Bennet, Botteghe del Mondo, Carrefour, Coop, Crai, Despar, In's, Lidl, NaturaSì, Nordiconad, Sicilconad) che dal 16 al 31 ottobre metteranno in evidenza e in promozione i prodotti di commercio equo certificati Fairtrade all’insegna del commercio equo e solidale. Iniziative collaterali a IO FACCIO LA SPESA GIUSTA che coinvolgono i canali mense e ristorazione sono IO FACCIO LA CENA GIUSTA e FAIRTRADE BREAK che prevedono l’adesione di ristoranti e self service che proporranno menù equosolidali (tra questi i locali ad insegna PastaRito e Rita, i ristoratori che utilizzano gli ingredienti biologici del circuito Biogustando, i self service del gruppo CIR delle province di Modena e Reggio Emilia). Una presenza significativa, se si pensa che i prodotti certificati si stanno sempre più diffondendo in questi canali (basti pensare che attualmente il 30% delle banane equosolidali viene distribuito nelle mense scolastiche). A queste iniziative promozionali e di degustazione andranno ad aggiungersi i tradizionali incontri nelle librerie Feltrinelli che metteranno attorno allo stesso tavolo produttori, aziende e chef all’insegna del cibo sostenibile; un nuovo ciclo della rassegna Equobank, presso le filiali di Banca popolare Etica in tutta Italia, i punti informativi di Legambiente.

Diversi soggetti, dunque, a testimoniare che l’equosolidale non conosce crisi ed è un modo efficace e concreto per sostenere i produttori di Africa, Asia ed America Latina. Grazie al sistema Fairtrade, lo scorso anno sono stati coinvolti 1 milione e 200 mila produttori e lavoratori che appartengono a 827 organizzazioni in 60 paesi. In questo modo hanno potuto beneficiare di un prezzo stabile e più alto rispetto al mercato convenzionale, incluso il Fairtrade premium per progetti di sviluppo. I produttori di caffè hanno investito 14,5 milioni di euro nello sviluppo delle comunità e delle loro imprese, e quelli di banane più di 12 milioni.

IO FACCIO LA SPESA GIUSTA rappresenta un’occasione ulteriore per sostenere i produttori e il commercio equo. Tra i partner dell’iniziativa: Metro, Zoes, Il Giornale del cibo, Cucina Naturale, Vie del gusto, Ourfood.

Per un elenco aggiornato di tutte le iniziative: www.fairtradeitalia.it

Fairtrade Italia

E’ il marchio di certificazione dei prodotti equosolidali. E’ un consorzio cooperativo costituito da 25 soci attivi nella cooperazione, nel biologico, nell’associazionismo sociale e ambientale. E’ membro di FLO (Fairtrade labelling organizations international), il coordinamento dei marchi di garanzia presenti in 20 paesi in Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone. Fairtrade TransFair Italia attualmente certifica i prodotti di oltre 100 aziende licenziatarie presenti in circa 5000 punti vendita della piccola, media e grande distribuzione e 55 gruppi di produttori, con un fatturato al consumo stimato di 43,5 milioni di euro.

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