La sconfitta alla Camera del Ddl Gasparri è solo una tappa positiva nella difficile lotta per il pluralismo dell’informazione. Lo sanno bene le migliaia di girotondini che hanno manifestato a piazza Montecitorio, davanti al Parlamento, contro il disegno di legge sulle telecomunicazioni. Si respira soddisfazione e sollievo tra i manifestanti, ma il popolo dei girotondi mantiene inalterata la determinazione nella protesta.
Un componente dell’associazione "Articolo 21-Libertà di", che raccoglie le firme a favore della diretta Rai sulla manifestazione del 4 ottobre e sulla Perugia-Assisi, grida al megafono: «Siamo contro il blackout dell’informazione», associando i due "oscuramenti" che stanno indignando la maggior parte degli italiani. Un cartello tenuto da un elegante signore sulla cinquantina consiglia: «Spegni la televisione, accendi la libertà , scegli l’edicola».
Il segretario dell’usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, Roberto Natale si dichiara felice della sconfitta della maggioranza sul Ddl gasparri, visto come «una pietra tombale che rischia di chiudersi sulla Rai», ed esprime solidarietà a Lucia Annunziata per la sua scelta di abbandonare il Cda della tv di Stato per protesta. I giornalisti Rai intanto tengono alto uno striscione "contro il silenzio".
Presenti tra la gente comune molti personaggi, abituali frequentatori dei girotondi: i giornalisti Santoro, Ruotolo, e Curzi, i registi Nanni Moretti e Citto Maselli (accolto con un caloroso applauso), il vignettista Vauro, i politici Minniti, Diliberto, Bertinotti, tra gli altri. Attesi per la fine della manifestazione anche i Ds Fassino e D’Alema.
L’ex presidente della Rai Zaccaria, respinge qualsiasi minimizzazione della vittoria alla Camera, dovuta all’aspetto "periferico" dell’emendamento votato dai franchi tiratori della destra: «la vittoria di oggi ha un valore politico, anzi stra-politico: basta guardare le persone che sono venute qui, e gli italiani che esse rappresentano».
Il primo segretario di partito a salire sulla scaletta da cui vengono fatti gli interventi è Fausto Bertinotti. Parla di una grande vittoria delle opposizioni, e le donne del sindacato pensionati della Cigl accompagnano le sue parole gridando: «sì, ma dovete stare tutti insieme». Bertinotti chiude l’intervento rilanciando la proposta del Ds Beppe Giulietti appoggiata dai girotondi: convocare al più presto gli stati generali della informazione, per creare un nuovo quadro di comunicazione pluralista e democratica.
da www.unita.it