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Lettera aperta, rigassificatore e “catena del freddo”
2.10.2010

Lettera aperta, rigassificatore e “catena del freddo”
Al Rettore, al Senato Accademico, ai Presidi di Facoltà, ai Docenti
dell’Università del Salento
Piazza Tancredi, 7
73100 LECCE
Oggetto: rigassificatore e “catena del freddo”: lavoro scientifico o campagna persuasiva?
Da una nota della Brindisi Lng apprendiamo che presso la Cittadella della ricerca si è formato un gruppo di lavoro che prenderà parte ad un “tavolo tecnico” fra la predetta società, l’Università del Salento ed alcune associazioni di categoria e sindacali col compito di studiare le linee di sviluppo del progetto sul “distretto del freddo” vale a dire sull’utilizzo dell’energia fredda quale sottoprodotto del processo di rigassificazione.
L’iniziativa ci induce a porre pubblicamente le seguenti domande:
1. sulla base di quali elementi, visto che è in corso una procedura amministrativa caratterizzata da numerose contestazioni sociali e giudiziarie, la Brindisi Lng afferma con certezza che “realizzerà a Capobianco l’impianto”?
2. i responsabili dell’Università del Salento sono a conoscenza che la realizzazione del rigassificatore (impianto pericoloso soprattutto per il sito prescelto nel porto e a ridosso della città)è avversata con la massima determinazione dalla Regione Puglia, dal Comune e dalla Provincia di Brindisi, dalle maggiori forze politiche locali nonché da un vasto arcipelago di associazioni e movimenti che hanno promosso massicce manifestazioni popolari di protesta sino alla più recente svoltasi il 19 giugno scorso e guidata dal Presidente regionale Vendola e dal sindaco Mennitti?
3. i dirigenti di tale università sono a conoscenza che il procedimento autorizzativo per la costruzione dell’impianto è stato caratterizzato da fatti e comportamenti che hanno dato luogo al sequestro del cantiere, agli arresti di manager e amministratori e a un processo penale per gravi reati oggi in fase dibattimentale?
4. i dirigenti della citata università sono a conoscenza che il parere favorevole alla costruzione del rigassificatore, emesso dalla Commissione ministeriale VIA, è stato oggetto di ricorsi alla Giustizia Amministrativa da parte degli Enti locali e della Regione nonché di un esposto con il quale alcuni esponenti dell’associazionismo di cittadinanza attiva hanno chiesto alla locale Procura della Repubblica accertamenti rivolti a verificare se il citato responso sia stato il frutto di pressioni o interferenze di rilievo penale?
5. se i predetti dirigenti erano a conoscenza di quanto sopra, come mai non ne hanno tenuto conto quando hanno deciso di partecipare all’iniziativa della Brindisi Lng? Sono forse convinti che certe collaborazioni scientifiche possano prescindere dalle scelte democratiche delle popolazioni interessate e dall’esplosione di allarmanti “questioni morali” ?
6. i dirigenti dell’Università salentina si sono mai chiesti se l’iniziativa sul “distretto del freddo” ha finalità scientifiche a vantaggio della collettività o persegue invece obiettivi propri di campagne pubblicitarie con finalità persuasive estranee all’ambito dello studio e della ricerca e in contrasto con gli interessi della comunità ?
7. la società Brindisi Lng, che nella citata nota calcola a suo modo i presunti consensi al proprio progetto, si rende conto che le ragioni e gli orientamenti delle popolazioni interessate sono quelli interpretati dalle Amministrazioni locali istituzionalmente preposte a curare e promuovere gli interessi delle comunità da esse amministrate?
Le nostre popolazioni hanno a cuore il ruolo e il servizio dell’Università del Salento e lo hanno di recente dimostrato reagendo, anche con atti concreti, ai tagli ingiusti e indiscriminati dei fondi pubblici destinati a tali istituzioni. Si attendono allora che l’università salentina dimostri la propria sensibilità verso i problemi e gli orientamenti della nostra gente o, quanto meno, si astenga dal collaborare a progetti che minacciano i diritti fondamentali dei cittadini.
Brindisi, 2 ottobre 2010

Italia Nostra, Legambiente, WWF Brindisi, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Acli Ambiente, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Salute Pubblica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente

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