10.10.2010
AUSTRIA - Vittima di abusi in un collegio cattolico chiede soldi allo Stato Per la prima volta, la Repubblica austriaca si deve confrontare con una denuncia d'abuso sessuale in un'istituzione cattolica. Un cittadino, che oggi ha 60 anni, pretende dallo Stato 700.000 euro. L'accusa: quando aveva 12 anni ha subito violazioni sessuali dal prefetto di un collegio di Graz. La denuncia è formalmente prescritta, ma la vittima dev'essere risarcita, ha sostenuto l'avvocato Vera Weld all'emittente radiofonica Oe1 Morgenjournal. L'avvocata motiva la rilevante somma di 700.000 euro col fatto che gli abusi hanno rovinato la vita del suo cliente, il quale ha speso 100.000 euro in terapie, è scampato per un soffio a un tentativo di suicidio, ha dovuto interrompere gli studi con conseguente minor reddito -il raffronto è stato fatto con uno studente diplomato al politecnico (Techinsche Universitaet). Perché chiede soldi allo Stato e non alla Chiesa? Perché esiste il Concordato, spiega il legale, ossia un accordo di diritto internazionale tra Austria e Vaticano. E ciò significa che allo Stato spetta una parte della responsabilità nei confronti degli allievi che frequentano istituti ecclesisatici. Finanzprokuratur, organo del ministero delle Finanze e rappresentante dello Stato, conferma l'inoltro della richiesta e dice che ci sono tre mesi per rispondere, ma per ora non intende entrare nel meri
fonte: http://www.aduc.it/notizia/vittima+abusi+collegio+cattolico+chiede+soldi+allo_120359.php
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